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Agripirateria, foreste e Agea, il Governo inaugura la stagione delle riforme agricole


Venerdì 1 dicembre il Consiglio dei ministri ha approvato alcuni importanti provvedimenti per il settore agroalimentare. Via libera al disegno di legge contro i reati agroalimentari, approvati i decreti legislativi del Ministero delle Politiche agricole sul riordino di Agea e sulla riforma della legislazione forestale con la creazione del Testo unico foreste.

AGRIPIRATERIA

«È un giorno importante – ha dichiarato il ministro Maurizio Martina – per tutto il sistema agroalimentare e forestale italiano. Con il via libera al disegno di legge contro i reati agroalimentari, frutto del lavoro della Commissione guidata dal presidente Giancarlo Caselli, l’Italia propone un modello nuovo di contrasto al crimine in questo settore strategico. L’agropirateria diventa reato, le frodi commesse dalle organizzazioni mafiose vengono punite più duramente, la tutela della salute dei consumatori si rafforza. Dopo la legge contro il caporalato, serve una svolta per la massima legalità nella filiera del cibo. Questa legge può dare un contributo decisivo».

GESTIONE SOSTENIBILE

«Oggi si conclude, con soddisfazione, un percorso impegnativo che ha coinvolto proficuamente tutta la filiera, sia con il tavolo nazionale filiera legno sia con incontri mirati sul territorio – dichiara il vice ministro Andrea Olivero -. Da una visione museale del bosco puntiamo ad una gestione sostenibile, capace di garantire appieno le esigenze ambientali e le opportunità occupazionali delle comunità che vivono nelle aree interne. Abbiamo lavorato per mettere in campo tutti gli strumenti  utili a  ridare centralità alle politiche forestali e  anche la costituenda Direzione Forestale di questo Ministero ne è un valido esempio».

DISCIPLINA FORESTALE

Dopo 17 anni si interviene con una nuova disciplina organica per la valorizzazione del patrimonio boschivo e forestale nazionale. I boschi italiani hanno raggiunto oggi i 12 milioni di ettari e il Testo unico forestale approvato ha proprio l’obiettivo di promuoverne una corretta gestione attiva. La norma prevede:

– una strategia forestale nazionale, nuovo strumento di programmazione e pianificazione che avrà durata ventennale;

– il rilancio delle attività della filiera vivaistica forestale nazionale, con posizione centrale del Ministero nel coordinamento stretto tra tutti gli Enti competenti per la raccolta e la divulgazione di dati quantitativi e qualitativi sulle foreste;

– le definizioni chiave, tra cui quella di bosco, valide ai fini dell’applicazione delle norme statali, e delle aree che a bosco sono assimilate;

– criteri minimi uniformi e sostenibili per le attività di gestione forestale, demandando alle singole Regioni il compito di declinarli tenendo conto della ricchezza e varietà degli ecosistemi forestali lungo tutta la Penisola;

– una più stretta disciplina sulla trasformazione di aree boscate in altra destinazione d’uso, mantenendo saldo il principio dell’obbligo di compensazione;

– innovativi principi per facilitare ed incentivare la gestione di superfici forestali accorpate, anche quando i proprietari siano molti e le superfici unitarie piccole e piccolissime.

RIFORMA AGEA

La norma ha l’obiettivo di riorganizzare Agea e rendere più efficiente l’intero sistema di erogazione degli aiuti in agricoltura. I punti cardine della riforma:

  • migliorare la qualità dei servizi erogati alle imprese agricole. A questo scopo si interviene per valorizzare il ruolo dei Centri di assistenza agricola (CAA), con maggiore trasparenza, efficienza e tutela degli agricoltori;
  • rendere più efficienti e tempestivi i pagamenti. Per questo si rafforza l’integrazione anche informatica tra Agea e gli organismi pagatori regionali e si interviene con modifiche sostanziali sul SIAN (Sistema Informativo Agricolo Nazionale) che diventa sistema unico per la gestione dei servizi essenziali trasversali;
  • razionalizzare e contenere la spesa con la riorganizzazione di Agecontrol all’interno di Agea.

 

STRUMENTI UTILI

«Con la riforma di Agea – osserva Martina – avviamo un percorso di riforma attesa da tempo e ci dotiamo di strumenti più utili per rendere più puntuali ed efficienti i pagamenti degli aiuti europei agli agricoltori. È uno dei nodi più difficili con i quali ci siamo confrontati in questi anni, ma puntiamo a un miglioramento complessivo del sistema».