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Agricoltura, cosa potrebbe fare l’Europa


“Le scelte assunte dal Consiglio straordinario dei ministri all’Agricoltura dell’UE lo scorso 7 settembre sono una prima presa di coscienza collettiva della grave crisi che attraversa l’agricoltura europea e di come sia necessario ripensare profondamente l’intero settore. Le misure messe in campo, tuttavia, sono insoddisfacenti perché poco incisive ed immediate; confidiamo che almeno l’anticipo Pac venga elargito alle aziende entro ottobre come avverrà nella maggior parte dei Paesi europei, mentre non c’è chiarezza circa la reale destinazione delle risorse messe a disposizione dalla Commissione”.
Con queste parole il direttore di Confagricoltura Cuneo, Roberto Abellonio, commenta le decisioni comunitarie seguite alla protesta degli agricoltori a Bruxelles.
Dalla Commissione europea è arrivata, infatti, la proposta di aiuti agli allevatori e agli agricoltori europei per 500 milioni di euro per la crisi dei settori lattiero-caseario, della carne e dell’ortofrutta. L’esecutivo Ue in occasione del Consiglio Ue straordinario dell’Agricoltura ha proposto che la gran parte del pacchetto di aiuti sia destinato a sostegno del settore lattiero-caseario, lasciando agli Stati membri la possibilità di intervenire a seconda delle specifiche situazioni.
Alla Commissione Ue sono inoltre arrivate sei proposte contro la crisi dei settori europei lattiero-caseario e della zootecnia, concordate da Italia, Francia, Spagna e Portogallo. Fra le proposte c’è il miglioramento dei sistemi di tracciabilità ed etichettatura dell’origine del latte, lo stoccaggio privato dei formaggi e delle carni. I quattro Paesi propongono anche una campagna di promozione straordinaria sul latte e le carni suine sul mercato europeo e sui Paesi terzi per il rilancio dei consumi e il sostegno alle esportazioni, la creazione di un gruppo di alto livello europeo per l’analisi costante del mercato del latte europeo dopo la fine del regime delle quote e lo sviluppo di piattaforme logistiche nei Paesi terzi, con un finanziamento ad hoc dalla Banca europea degli investimenti.
Ad oggi, tuttavia, non risultano essere state prese in considerazione misure per il settore della carne bovina e per l’ortofrutta, mentre la questione maggiormente da definire è l’assegnazione del budget messo a disposizione dalla Commissione, di cui la maggior parte dovrebbe essere destinata al settore lattiero caseario, che non è ancora chiaro come sarà ripartito tra i vari Stati Membri e come potrà essere speso a sostegno delle aziende in difficoltà.