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Agricoltori soddisfatti per l’esonero dal Sistri


È stato firmato dal ministro dell’Ambiente il primo decreto attuativo delle disposizioni sul Sistri, introdotte dal DL 101/2013 convertito nella legge 125/13, che individua definitivamente le imprese e gli enti produttori iniziali di rifiuti speciali pericolosi esclusi dal Sistri.
Per quanto riguarda il settore agricolo, il decreto prevede l’esclusione dei produttori di rifiuti pericolosi derivanti da attività agricole ed agroindustriali con meno di 10 dipendenti e, indipendentemente dal numero dei dipendenti, degli Enti e delle imprese di cui all’art. 2135 del codice civile che conferiscono i propri rifiuti nell’ambito dei circuiti organizzati di raccolta.

RISULTATO IMPORTANTE
Sono state così accolte le richieste formulate da Confagricoltura congiuntamente al coordinamento di Agrinsieme che evidenziavano la necessità di escludere le imprese di piccole dimensioni, valorizzando contemporaneamente i circuiti organizzati di raccolta.
“È un risultato di grande importanza – ha commentato l’associazione agricola – che mette in evidenza l’attenzione del ministro, il cui lavoro ha consentito il raggiungimento di questo risultato. Si permette così di proseguire, da una parte nel percorso di semplificazione nella gestione dei rifiuti e, dall’altra, di valorizzare i sistemi virtuosi esistenti, legati al concetto dei circuiti organizzati di raccolta. Il settore agricolo, infatti, non si esime dalla tracciabilità dei rifiuti, ma ha necessità che la stessa sia adattata alle esigenze operative dell’attività”.

RAGIONI RICONOSCIUTE
Positivi anche i commenti di Coldiretti Piemonte: “Da tempo Coldiretti sostiene – dice Franco Parola responsabile ambiente e territorio di Coldiretti Piemonte – che le imprese agricole, sotto il profilo della produzione e gestione dei rifiuti, si differenziano dalle altre attività produttive dal momento che riciclano al loro interno, come sottoprodotti, molti degli scarti derivanti dai cicli produttivi”.
E’ stato inoltre riconosciuto lo sforzo compiuto in questi anni finalizzato all’attivazione di circuiti organizzati di raccolta che consentano di mantenere attivo il sistema di tracciabilità dei rifiuti a fronte di una sostanziale semplificazione gestionale.
“Per le imprese che non sono tenute ad aderire al SISTRI – afferma Antonio De Concilio direttore Coldiretti Piemonte – restano invariati gli obblighi relativi alla tenuta dei registri di carico e scarico e del formulario di identificazione, mentre per le imprese che dovranno comunque aderire al SISTRI, sono attese ulteriori semplificazioni che dovranno scaturire da specifici approfondimenti tematici attivati con i rappresentanti delle associazioni di categoria. Coldiretti continuerà a fare la sua parte nell’impegno a tutto campo per la semplificazione e lo snellimento degli adempimenti burocratici, che appesantiscono inutilmente la gestione delle imprese.