Agevolazioni Irpef luci e ombre
La Legge di Bilancio pubblicata in Gazzetta Ufficiale introduce una serie di novità e, tra di esse, spiccano alcune agevolazioni. Focalizzando l’attenzione sul settore agricolo, emerge come, all’articolo 1, comma 44, il legislatore abbia previsto, per il triennio 2017-2019, che i redditi dominicali e agrari non concorrano alla formazione della base imponibile ai fini IRPEF per determinate categorie di soggetti.
I soggetti in questione sono i coltivatori diretti e gli imprenditori agricoli professionali iscritti nella previdenza agricola.
Per tali soggetti, in sostanza, i redditi dei terreni posseduti e condotti non concorrerebbero, per gli anni dal 2017 al 2019, alla formazione della base imponibile, pertanto non genererebbero imposizione fiscale ai fini IRPEF.
Dopo l’introduzione di tale norma, sono sorti i primi quesiti sulla corretta interpretazione della medesima.
Il primo interrogativo è se rientrino o meno nell’agevolazione anche le società di persone, oltre agli imprenditori individuali. Dai primi riscontri, parrebbe che le SNC e le SAS di natura agricola, pur avendo optato per la determinazione del reddito su base catastale, non potrebbero beneficiare dell’agevolazione, in quanto produttrici, comunque, di reddito di impresa.
Per quanto concerne le Società Semplici agricole, invece, si ritiene che essa possano avere accesso all’agevolazione, poiché non sono state espressamente escluse e non generano reddito definibile come di impresa.
L’agevolazione, a rigor di logica, dovrebbe consentire l’esclusione dalla formazione del reddito imponibile ai fini IRPEF dei redditi agrari e dominicali dei terreni posseduti e condotti. Parallelamente, dovrebbero essere esclusi i redditi agrari dei terreni presi in affitto da coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali.
Invece, dovrebbero essere soggetti a tassazione quei terreni posseduti da coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali ma non usati direttamente nella propria azienda agricola, bensì messi a reddito tramite affitto a terzi.
Sulla questione sono attesi ulteriori chiarimenti di dettaglio e precisazioni in merito ad alcuni aspetti per il momento solo ipotizzabili sulla corretta applicazione della norma agevolativa in oggetto. Certamente, si tratta di un’occasione per ridurre la tassazione IRPEF in ambito agricolo e per sostenere il settore primario.
Angelo Pasero, Agrieuro (Savigliano)