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Agea stabilisce la percentuale per il calcolo del greening al 50,79 per cento: le possibilità per gli agricoltori


Il greening è un contributo, delineatosi all’interno della PAC, che viene corrisposto in aggiunta al valore base dei diritti all’aiuto attivati dall’agricoltore in presenza di determinate condizioni.

L’agricoltore, per poter percepire il pagamento greening, può, infatti, avvalersi di diverse possibilità: ricadere in un caso di esenzione (esempi: azienda con meno di 10 ettari a seminativo, azienda biologica, …), oppure rispettare le regole che disciplinano l’accesso a tale contributo aggiuntivo.

Come, ormai, noto, il rispetto del greening prevede che l’agricoltore non violi, contemporaneamente (qualora ne ricorrano le condizioni), tre obblighi: la diversificazione colturale, il mantenimento dei prati permanenti e le EFA.

Il greening, in quanto forma di pagamento supplementare rispetto al valore dei diritti all’aiuto (meglio noti come titoli base), viene calcolato come percentuale di questi ultimi. In sostanza, un agricoltore che abbia diritto al pagamento del greening, sa che avrà diritto ad un pagamento proporzionale rispetto al valore dei titoli di base che ha richiesto a premio.

Ogni anno, Agea provvede all’aggiornamento del calcolo del valore del greening, andando a determinare la percentuale da applicare al valore dei titoli di base per conoscerne l’importo.

Con la recente Circolare del 5 giugno 2018, Agea ha comunicato che il valore definitivo dell’importo individuale per il pagamento delle pratiche agricole benefiche per il clima e l’ambiente (greening), con riferimento alla campagna 2017, calcolato come percentuale del valore dei titoli attivati dall’agricoltore, è fissato al 50,79%.

Come detto, il valore è riferito alla campagna 2017, ma Agea comunica altresì che detta percentuale rimane valida anche per la campagna successiva fino a nuova comunicazione.

Analizzando i dati storici, infine, si nota come il valore del greening non sia mutato tantissimo nel corso degli anni, attestandosi sempre, grossomodo, intorno al 50%, chiaramente con oscillazioni annuali dovute ai complessi meccanismi di calcolo che vi si celano dietro.

 

Angelo Pasero, Agrieuro (Savigliano)