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Accordo per la filiera biologica del grano Elkir, il cereale più antico al mondo, sabato 10 marzo a Sale San Giovanni


Sabato 10 marzo alle ore 18,00 a Sale San Giovanni verrà siglato l’accordo di filiera biologica per l’annata agraria 2018 che vede impegnati la Coldiretti di Cuneo con la consulenza tecnica dei tecnici dell’Agenzia 4 A, il molino Marino di Cossano Belbo e la cooperativa 7 Vie del Belbo.

L’accordo di filiera riguarda la coltivazione dell’ Enkir, ovvero una popolazione di triticum monococco ideata dal Molino Marino di Cossano Belbo che da sempre crede nel rilancio dei territori dell’ Alta Langa. Questo cereale è definito il cereale coltivato più antico e conosciuto al mondo, scoperto in Mesopotamia dove è stato “addomesticato” per poi essere importato nel mondo diventando l’antenato dei più noti frumenti; ed oggi – a distanza di millenni – è ricomparso sulle colline delle Langhe a seguito di un lungo lavoro di selezione e di studi agronomici. Questo prodotto presenta alcune caratteristiche qualitative che lo rendono unico come il basso contenuto in glutine e un elevato contenuto proteico e di carotenoidi che gli attribuiscono una colorazione giallo intenso alla farina e sono ottimali come antiossidanti; ma non vanno dimenticati gli importanti aspetti di tipo agronomico ed ambientale.

Infatti questo cereale si adatta perfettamente ai terreni poveri dell’ Alta Langa essendo poco esigente sia in nutrienti che di acqua e ben resiste anche al freddo e ad eventuali gelate tardive. Tutte queste caratteristiche lo rendono perfetto per la coltivazione in agricoltura biologica, ulteriore chiave di successo della filiera. Per l’ anno 2018 saranno coinvolte 20 aziende agricole locali tutte riunite nella Cooperativa 7 Vie del Belbo per un totale di circa 100 ha coltivati a triticum monococco.

“L’introduzione di questo cereale nelle Langhe ha permesso la rinascita di molte aziende e di una economia locale sostenibile in tutti i sensi” commenta Gianni Gentile, segretario Zona Coldiretti Mondovì e Ceva.

“Questo risultato dimostra come la filiera possa essere realmente un traino per l’economia, specialmente in quelle aree più marginali – commenta Tino Arosio direttore Coldiretti Cuneo – e rispecchia appieno l’impostazione della Nuova Coldiretti capillarmente impegnata nella consulenza specialistica agli agricoltori e nel dare valore alle filiere per rilanciare il prodotto italiano”.