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“Abolite lo Spesometro per le piccole aziende!”


La legge di stabilità ha reintrodotto l’obbligo di comunicazione all’Amministrazione finanziaria delle operazioni ai fini Iva (il cosiddetto “Spesometro”) per i piccoli produttori agricoli, quelli, cioè, che non superano i 7 mila euro di vendite l’anno.
“Questa – rileva Roberto Damonte, presidente della Cia di Cuneo – è una misura penalizzante che accresce la burocrazia, aumenta i costi e rischia di mettere in ginocchio le imprese. Sull’argomento è intervenuta tempestivamente Agrinsieme, il coordinamento tra Cia, Confagricoltura e Alleanza delle cooperative italiane del settore agroalimentare, per denunciare che si è in presenza di un ulteriore e gravoso adempimento burocratico che potrà avere effetti devastanti per le piccole aziende agricole, che saranno costrette a registrare tutte le fatture d’acquisto e le autofatture di vendita. Con l’aggravante di inviare in modo telematico l’elenco di tali operazioni. E questo comporterà, inevitabilmente, spese aggiuntive da parte dell’agricoltore, già alle prese con non poche difficoltà di ordine burocratico”.
“Segnaliamo per l’ennesima volta alle autorità istituzionali nazionali – continua Damonte – che è proprio la burocrazia che sta causando problemi non indifferenti all’agricoltura. Basti pensare che un’azienda agricola italiana per assolvere a tutti gli adempimenti burocratici imposti spende, in media, 2 euro ogni ora di lavoro, 20 euro al giorno, 600 euro al mese, 7.200 euro l’anno. Non basta. Occorrono otto giorni al mese per riempire le carte richieste dalla Pubblica amministrazione centrale e locale. In pratica, cento giorni l’anno. Agrinsieme ha fatto bene a ricordare al Governo che il provvedimento delle spesometro per le piccole aziende (già previsto e poi eliminato lo scorso anno dal decreto sviluppo) colpisce piccole realtà aziendali agricole finora esonerate da tutti gli obblighi contabili (fatturazione, registrazione, dichiarazione annuale, liquidazione e versamento dell’imposta) ed a esigere che venga al più presto modificato”.