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A chi vanno i soldi della Pac


La Commissione europea ha pubblicato la relazione annuale sulla distribuzione dei pagamenti diretti per Stato membro, con i dati definitivi per il 2011.
Il rapporto mostra che i pagamenti diretti non sono equamente distribuiti tra i beneficiari degli Stati membri: in media, il 20% dei beneficiari riceve circa l’80% dei pagamenti (ma con importanti differenze tra gli Stati membri).
E’ necessario perciò che la futura PAC punti ad una più equa distribuzione dei pagamenti diretti, attraverso una miglior distribuzione degli aiuti, ma anche attraverso la degressività dei pagamenti a partire da 150.000 euro fino a 300.000 euro. Quest’ultimo dovrebbe essere il tetto massimo dei pagamenti diretti.
I pagamenti diretti nel 2011 sono stati pari a 40,2 miliardi di euro, circa il 72% del sostegno fornito agli agricoltori nell’ambito della politica agricola comune (PAC), con un aumento dell’1,3% rispetto al 2010, a causa della introduzione graduale dei pagamenti diretti nei nuovi Stati membri.
I beneficiari italiani dei pagamenti diretti che si collocano sotto i 500 euro sono stati circa 513.000. Quelli tra i 500 ed i 1.250 circa 288.000. Quelli tra i 1.250 ed i 2.000 circa 111.000. Quelli tra i 2.000 ed i 5.000 circa 162.000. Quelli tra i 5.000 ed i 10.000 circa 80.000. Quelli tra i 10.000 ed i 100.000 circa 75.000.
I beneficiari tra i 100.000 ed i 300.000 sono stati 2.870. Quelli tra i 300.000 ed i 500.000 sono stati 210. Quelli oltre i 500.00 sono stati 100.
La relazione ha confermato inoltre che il 92% dei pagamenti sono ora “disaccoppiati”, cioè non sono legati a cosa e quanto i singoli agricoltori producono.

(Fonte: Cia Cuneo)