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Agroenergie, italiani pronti al ricorso, come gli inglesi


Mentre è in corso alla Camera l’esame del decreto legge 91/2014, Confagricoltura sollecita l’eliminazione dell’articolo 26 che introduce lo “spalma incentivi” per gli impianti fotovoltaici, diluendo nel tempo le risorse messe a loro disposizione.
Un decreto denominato “Competitività”, che ha come obiettivo quello di rendere maggiormente concorrenziali le imprese e che, al contrario,
nel settore delle agroenergie finisce per bloccarle con effetti devastanti, perché limita le risorse per gli investimenti programmati.
Confagricoltura chiede che venga rimandata ad una fase successiva la discussione sulle eventuali misure da mettere in campo sulla rimodulazione obbligatoria degli incentivi al fotovoltaico, misure che dovranno comunque tutelare gli impianti più piccoli, collegati alle attività produttive, per non compromettere, oltre all’attività energetica, anche quella imprenditoriale. Non si può, infatti,
compromettere uno dei pochi settori che ha trainato l’economia e l’occupazione e vanificare tutti gli sforzi e le risorse investite in
questi anni dal Paese per promuovere le energie rinnovabili e favorire lo sviluppo della green economy.
Confagricoltura avverte che gli imprenditori agricoli sono pronti a ricorrere in sede giudiziaria, come hanno fatto i colleghi inglesi anche loro colpiti dal taglio degli incentivi ed a cui la Suprema Corte ha dato pienamente ragione, sollecitando il governo britannico a rimborsare le aziende.