Sezioni


Moscato d’Asti Spumante e confusione dei moscatisti


Il 78% dei 45 moscatisti interpellati dal Consorzio di Tutela è contrario alla terza docg ovvero al Moscato d’Asti Spumante. Non mi stupisco. Mi stupisco invece di quel 22% di favorevoli o indecisi. Chiedere ai moscatisti del t.r. se sono favorevoli al Moscato d’Asti Spumante è come chiedere ai capponi se sono d’accordo a festeggiare il Santo Natale due volte l’anno.
I cari amici moscatisti stanno comportandosi come gli industriali dell’Asti Spumante quando negli anni ’90 erano contrari alla docg anche per il Moscato d’Asti, allora la percentuale dei contrari era ben superiore al 78%. Ci battemmo per tre anni e la docg si ottenne sia per l’Asti Spumante sia per il Moscato d’Asti ma solo nella versione tappo raso. Grazie a quelle dura battaglia quest’anno le rese per ettaro furono di q.li 95, senza il Moscato d’Asti le rese per ettaro sarebbero state di 70 q.li per ettaro.
Anche il Coordinamento Terre del Moscato ha chiesto a centinaia di produttori di uva moscato (gli unici detentori della docg) se vogliono la terza denominazione. I favorevoli sono stati il 100%.
Visti questi risultati chiederemo al Consorzio di Tutela di indire una pubblica audizione.
Il Moscato d’Asti nelle due versioni, tappo raso e spumante, è esistito fino alla 1993 quando dalla DOC si passò alla DOCG. La scusa principale per toglierlo dal commercio è la stessa che i moscatisti di oggi recitano: “crea confusione”. Nessuno però ha mai dimostrato la veridicità di queste affermazioni con prove concrete.
Oggi troviamo sugli scaffali dei supermercati il Moscato Spumante prodotto con i superi della DOCG o con Moscati di altre regioni d’Italia accanto al Moscato d’Asti t.r. ad un prezzo inferiore. Questo prodotto sì che crea confusione e danneggia i produttori della DOCG. Gli acquirenti pensano si tratti del Moscato d’Asti in versione Spumante.
Immettendo sul mercato il Moscato d’Asti Spumante docg non solo non si farebbe confusione, ma anzi si farebbe chiarezza.
Sono certo che entro tre anni avremo la docg “Moscato d’Asti Spumante” accanto al “Moscato d’Asti” tappo raso in barba all’egoismo di pochi.

Giovanni Bosco
presidente Coordinamento Terre del Moscato