Bovini, i segreti del sesso il 13 marzo a Lombriasco
Da sempre la possibilità di predeterminare il sesso del nascituro è stata un sogno per gli allevatori, soprattutto per coloro i quali possiedono aziende per bovine da latte, che potrebbero essere così in grado di programmare esattamente la quota di soggetti da adibire alla rimonta aziendale.
Realtà o fantascienza?
Siamo sicuramente difronte ad una realtà che apre nuove frontiere per il miglioramento della gestione degli allevamenti.
Dopo anni e anni di sperimentazioni volte ad ottenere la separazione degli spermatozoi X da quelli Y, dopo il susseguirsi di diverse tecnologie più o meno efficienti, anche grazie alla scoperta dell’esatta differenza di contenuto di DNA tra gli spermatozoi maschili e femminili, il seme sessato è diventato una realtà.
Grandi opportunità si aprono per programmare il futuro degli allevamenti, nell’ottica di incrementare i profitti aziendali.
Usare il seme sessato oggi significa:
o ottenere una produzione sicura di femmine per la rimonta o l’ampliamento della stalla;
o una maggiore sicurezza sanitaria dell’allevamento;
o ridurre il numero dei “free-martin”;
o incrementare il profitto con l’uso di incrocio da carne;
o aumentare la velocità del progresso genetico;
Tutto questo richiede una profonda conoscenza della materia e la preparazione di tecnici che sappiano dare risposte, non solo agli allevatori coinvolti in prima persona, ma all’intera società.
Per approfondire le tematiche legate a queste moderne e innovative tecnologie l’Istituto Tecnico Agrario “Don Bosco” di Lombriasco (TO) nell’ambito delle iniziative volte alla preparazione ed all’aggiornamento professionale dei periti agrari, allevatori e di tutti i tecnici operanti nel settore zootecnico, in collaborazione con il gruppo INSEME s.p.a. ed il Recapito di Fecondazione Artificiale di Murello , organizza un convegno che si terrà a Lombriasco (TO) il 13 marzo 2013 alle 10 presso l’Aula Magna dell’Istituto Tecnico Agrario “Don Bosco”, in via San Giovanni Bosco 7.
L’incontro non comporta oneri a carico dei partecipanti e al termine, per coloro che ne faranno richiesta, verrà rilasciato un attestato di partecipazione, il quale potrà essere utilizzato anche ai fini del riconoscimento dei crediti per la formazione continua degli Ordini professionali.