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Nitrati, confermare le aree vulnerabili


Gli assessori regionali all’Agricoltura e all’Ambiente hanno incontrato i rappresentanti delle Organizzazioni professionali agricole per un confronto sull’attuazione della direttiva nitrati, a seguito delle novità introdotte con la legge di conversione del Decreto Sviluppo bis.
Con l’obiettivo di ridefinire le aree vulnerabili, valutando anche il ruolo effettivo sull’inquinamento delle acque esercitato da attività diverse da quella agricola, le nuove norme sospendono fino ad un anno tutte le disposizioni contenute nei programmi di azione regionale.
Questo aspetto, che contrasta con la legislazione europea, suscita preoccupazione sia per le possibili sanzioni a carico del nostro Paese, sia per le conseguenze che potrebbero derivare alle stesse aziende agricole.
“Occorre evitare l’avvio di una procedura di infrazione da parte della Ue – dichiara Gian Paolo Coscia, presidente di Confagricoltura Piemonte – con una probabile condanna dell’Italia al pagamento di ingenti sanzioni pecuniarie e il rischio per gli agricoltori di vedersi revocare gli aiuti comunitari per l’inosservanza delle misure di condizionalità previste dalla Pac”.
“Per non incorrere in queste gravose penalizzazioni – aggiunge Coscia – abbiamo chiesto alla Regione di confermare al più presto le attuali designazioni delle aree vulnerabili e, parallelamente, di impegnarsi a ridefinire in tempi stretti la loro perimetrazione alla luce delle indicazioni contenute nell’accordo Stato-Regioni del maggio 2011, per una identificazione puntuale delle diverse fonti di inquinamento da nitrati”.