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Uve Moscato, la Regione non stia alla finestra


Il Consorzio dell’Asti ha illustrato alla parte agricola la proposta di accordo per la campagna vendemmiale 2017 che prevedrebbe una resa unica a 80 quintali/ha sia per l’Asti spumante sia per il Moscato d’Asti.

"Tale proposta è troppo penalizzante per i produttori di uve Moscato che vinificano e imbottigliano direttamente la loro produzione rispetto ai parametri della scorsa campagna – afferma Roberto Cabiale, vicepresidente di Coldiretti Piemonte con delega al settore vitivinicolo –; chiediamo al più presto delle soluzioni atte a non penalizzare questa categoria di produttori proponendo una formula diversificata che possa evitare una riduzione sostanziale della resa ad ettaro".

"Per l’importanza che il settore riveste in Piemonte servono, inoltre, maggiori ed approfondite analisi sullo scenario del mercato. Pertanto è opportuna un’attenta valutazione degli obiettivi che devono essere colti per rilanciare veramente il prodotto e garantire la giusta remunerazione e redditualità del lavoro dei nostri imprenditori agricoli – sottolineano Delia Revelli presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa, delegato confederale –; in gioco c’è il futuro del settore che deve continuare ad essere un simbolo distintivo ed importante del Made in Italy e come nostra abitudine qualsiasi proposta sarà condivisa con la nostra base".