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Tre progetti europei per gestione biomasse


Nel convegno “Mobilization of woody biomass for energy and industrial use – Smart logistics for forest residues, prunings and dedicated plantations” svoltosi nel maggio scorso alla FAO di Roma, sono stati presentati i risultati di tre importanti progetti (INFRES, Logistec ed EuroPrunning). Tali progetti, tutti sostenuti dalla Commissione Europea con i fondi del VII Programma Quadro, hanno come denominatore comune la necessità di stimolare lo sviluppo di tecnologie innovative e tecniche efficienti con cui ottimizzare le filiere per l’approvvigionamento delle biomasse ad uso energetico ed industriale. Si è quindi discusso – in termini di massima sostenibilità – di criteri all’avanguardia per la produzione, raccolta, condizionamento trasporto e stoccaggio delle diverse tipologie di biomasse (forestali, residuali e coltivate ad hoc) nell’ottica di individuare le migliori pratiche, nei relativi ambiti d’intervento, per una loro movimentazione economicamente conveniente e a basso impatto ambientale. In tutto questo la meccanizzazione agricola e forestale gioca un ruolo di primaria importanza, e proprio per questo, sia FederUnacoma, la federazione italiana dei costruttori di macchine agricole, sia Itabia – l’Italian Biomass Association che da anni collabora con l’associazione dei costruttori per progetti di meccanizzazione per le filiere bioenergetiche, hanno partecipato all’evento nelle vesti di co-organizzatori.

RICERCA E COMUNICAZIONE
Per ciascuno di questi progetti era prevista un’attività di comunicazione da svolgere su vasta scala e a vario livello (ricerca, politica, operatori di settore e mass media) per divulgare i risultati delle rispettive sperimentazioni triennali effettuate grazie ad un budget complessivo di circa 15 milioni di Euro e il coinvolgimento di un partenariato ampio e di livello eccellente. Complessivamente, infatti, hanno preso parte ai progetti oltre 60 soggetti – selezionati tra prestigiosi Istituti di ricerca e imprese particolarmente attive in tema di ricerca e innovazione – appartenenti a 11 Paesi (Austria, Belgio, Finlandia, Francia, Germania, Italia, Olanda, Polonia, Spagna, Svezia, Repubblica Ceca). L’idea di presentare in un unico evento le attività di tre distinti progetti, ma con finalità fortemente convergenti, ha richiesto un notevole sforzo organizzativo, che tuttavia è stato ripagato dalla presenza di quasi 200 partecipanti provenienti da tutto il mondo. Nella sessione che ha dato l’avvio alla giornata di lavoro è intervenuto Rojas-Briales, vice direttore Generale del Dipartimento Foreste della FAO, sottolineando l’enorme importanza (attuale e in prospettiva) della risorsa biomassa ad uso energetico a livello globale, dai Paesi più industrializzati a quelli in via di sviluppo. La condizione imprescindibile, come si evince anche dalla struttura logica dei progetti in discussione, è che si rispettino i principi di sostenibilità ambientale, economica e sociale. Una presa di posizione di questo tipo da parte della FAO mostra una chiara apertura ad un uso intelligente della risorsa biomassa, sgombrando il campo dal pregiudizio di un inevitabile conflitto con le produzioni tradizionali di legname da opera, o con le produzioni agricole a destinazione alimentare.

TECNOLOGIE E MATERIE PRIME
Le diverse sessioni della conferenza hanno dato modo di approfondire la discussione con le relazioni dei partner dei diversi progetti sui temi quali: le migliori tecnologie disponibili e future per l’approvvigionamento della biomassa; la tecnologia, le materie prime e l’economia dell’intera catena di approvvigionamento della biomassa; la sostenibilità economica, ambientale e sociale della produzione di biomassa. La sessione di chiusura è stato il momento per sintetizzare quanto discusso e per evidenziare ancora una volta il ruolo centrale della ricerca in questo ambito visti gli obiettivi della bioenergia e della bioeconomia in Europa e nel mondo nel breve e nel lungo termine. In conclusione, in rappresentanza della FAO, ha preso la parola Eva Mueller, Direttore del Dipartimento Foreste, esprimendo soddisfazione per l’iniziativa intrapresa e soffermandosi sulle importanti ricadute che possono derivare da modelli di sviluppo basati su solide sinergie tra il mondo della ricerca scientifica, quello industriale e gli operatori di settore. Da parte della FAO c’è stato quindi l’auspicio di poter proseguire con questo approccio la collaborazione sul fronte della bioenergia, per assicurarne una crescita armonica attraverso strategie che considerino nel giusto modo gli sforzi innovativi prodotti dalla ricerca in ambito industriale. Sono infatti sempre suscettibili di miglioramento le soluzioni applicabili a specifiche realtà produttive operanti in stretto contatto con la pluralità di ambiti territoriali che compongono il nostro pianeta.

COLLABORAZIONI
Oltre al sostegno finanziario da parte dell’UE, la conferenza ha beneficiato della collaborazione e dell’assistenza di numerosi tra i principali soggetti interessati ad agevolare nel migliore dei modi la mobilizzazione della biomassa. Al supporto fornito dalla FAO si è aggiunto il contributo di note organizzazioni che rappresentano il settore in ambito internazionale, tra cui: IUFRO – International Union of Forest Research Organizations; IEA Bioenergy Agreement Task 43 – Biomass feedstocks; USDA – US Department of Agriculture / US Forest Service, USA; AEBIOM – European Biomass Association; EUBIA – European Biomass Industry Association; ITABIA – Italian Biomass Association, FederUnacoma – Federazione italiana Costruttori Macchine per l’Agricoltura.

CANTIERI FORESTALI
Il programma, appositamente studiato, ha consentito di visitare cantieri forestali e piattaforme di lavorazione della biomassa per la produzione di legna da ardere, cippato e pellet. Il tutto si è svolto durante le ordinarie operazioni di lavoro effettuate da personale specializzato nell’utilizzo di macchinari di ultima generazione.
Il tour ha dunque offerto l’opportunità per toccare con mano la maturità tecnologica e organizzativa che caratterizza sempre più le filiere italiane legate alla bioenergia. È inoltre emersa la grande varietà di soluzioni che le aziende del nostro Paese adottano per fare fronte alla grande varietà di condizioni economiche e strutturali tipiche del nostro territorio. I partecipanti hanno potuto apprezzare la disponibilità mostrata dai responsabili delle aziende visitate, ottenendo e fornendo utili informazioni e approfondimenti.

Progetto INFRES – Tecnologie e schemi logistici innovativi per l’approvvigionamento di residui forestali nell’Unione Europea

Progetto di ricerca e sviluppo coordinato dall’Istituto Finlandese di Ricerca Forestale (Metla) e finanziato dal 7° Programma Quadro dell’Unione Europea (budget 4.2 milioni di Euro). Il progetto mira ad aumentare l’efficienza nella catena di approvvigionamento della biomassa forestale per la produzione di calore, elettricità e materie prime rinnovabili, visto che il principale ostacolo al conseguimento dei nuovi obiettivi energetici della UE consiste nella difficoltà di mobilizzare le abbondanti risorse di biomassa in modo sostenibile sotto il profilo economico ed ambientale.

INFRES mira quindi ad accelerare lo sviluppo tecnologico nel settore e ad aprire nuove strade verso i traguardi energetici della UE, attraverso la produzione di nuove conoscenze, soluzioni tecnologiche e meccanismi imprenditoriali derivati da una rigorosa ricerca scientifica. Al progetto partecipano 23 partner – 8 Paesi coinvolti (Austria, Finlandia, Germania, Italia, Olanda, Repubblica Ceca, Spagna e Svezia) – di questi partner 9 sono tra i maggiori istituti di ricerca forestale Europei e 14 piccole‐medie imprese, capaci di rappresentare tutti i diversi passaggi che avvengono lungo la filiera di approvvigionamento. La durata del progetto è pari a 3 anni (da Settembre 2012 ad Agosto 2015) altre informazioni sono disponibili sul sito www.infers.eu.

Progetto EuroPruning – Sviluppo e implementazione di una nuova, e non esistente, catena logistica della biomassa da potatura

L’obiettivo del progetto è lo sviluppo della fase logistica per l’utilizzazione dei residui di potatura quale fonte energetica, attraverso l’ottimizzazione della fase di raccolta, trasporto e stoccaggio dei residui legnosi. Ognuno dei tre stadi viene analizzato in funzione di diversi parametri quali la qualità della biomassa, gli aspetti economici e la sostenibilità ambientale. In particolare, è stata proposta la progettazione e lo sviluppo di nuovi prototipi in grado di raccogliere da terra il materiale potato e di operare con condizioni colturali diversificate (specie, sesto d’impianto, cicli colturali etc.). Al fine di ottimizzare la fase di trasporto, è previsto lo sviluppo e l’integrazione di uno strumento GPS, grazie al quale sarà possibile saggiare un nuovo sistema di tracciabilità in grado di garantire all’utente finale la qualità della biomassa. Al progetto partecipano 16 partner rappresentativi di 7 Paesi europei: Belgio, Francia, Germania, Italia, Polonia, Spagna e Svezia. La durata del progetto è di 3 anni con termine nel 2016. Per approfondimenti è possibile visitare il sito www.europruning.eu.

Progetto Logistec – Logistica per la biomassa da colture energetiche

Sostenuto dal VII Programma Quadro (budget 3,5 MEuro termine febbraio 2016) si propone di ottimizzare le tecnologie esistenti e svilupparne di nuove per le catene logistiche di approvvigionamento della biomassa lignocellulosica ottenuta da varie colture dedicate (annuali e poliennali, erbacee perenni e short rotation forestry) nel rispetto della sostenibilità ambientale e sociale aumentando l’offerta di biomassa e mantenendo bassi i costi. Inoltre, si prevede la creazione di una piattaforma virtuale delle parti interessate informandole sugli esiti del progetto e facilitando il loro coinvolgimento in specifiche azioni. Maggiori informazioni sul sito www.logistec.eu.

(Fonte: Mondo Macchina)