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Trasporto avicolo è il momento delle proposte


Maggiore collaborazione con gli enti locali e le autorità sanitarie, con l’obiettivo di definire soluzioni condivise e praticabili, realizzando così una più efficace protezione degli animali durante il trasporto. E’ questa la proposta di UNAITALIA, l’associazione delle filiere agroalimentari di carni e uova, emersa in occasione del convegno “Benessere animale nei trasporti avicoli”, organizzato a Forlì, in occasione della 48ma Fiera Avicola.
L’incontro si è concentrato sullo stato d’attuazione del Regolamento n. 1 del 2005, nell’ambito del settore avicolo e delle sue specifiche problematiche. “Negli ultimi anni – ha spiegato Mario Crescenti, Consigliere di UNAITALIA e moderatore dell’incontro – le imprese hanno fatto enormi passi avanti ed ingenti investimenti per assicurare condizioni di trasporto ottimali. Non è nostra intenzione fermarci qui e siamo ogni giorno spronati a fare meglio, ma abbiamo bisogno della collaborazione e del buon senso delle istituzioni e degli organi di controllo, perché non trasportiamo bulloni, quindi le variabili e le criticità nel trasporto di animali vivi sono molteplici”.
Le norme non possono dirci tutto:a seconda della stagione, del clima e del percorso da effettuare, infatti, il trasporto degli avicoli deve essere opportunamente modulato e gestito sulla base dell’esperienza di chi lo organizza. In tal senso, ha sottolineato Leonardo J. Vinco, rappresentante dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia Romagna quelle che possono sembrare condizioni più favorevoli per il benessere animale, ad esempio gli spazi in altezza a disposizione sui mezzi, a seguito di prove sperimentali condotte dal nostro Istituto, si sono di fatto rivelate controproducenti. Sarebbe quindi opportuno mettere insieme dati ed esperienze degli operatori e delle istituzioni competenti per ‘mappare’ le problematiche del trasporto avicolo ed individuare buone prassi operative”.
L’idea, in altre parole, è quella di costruire un progetto a più mani, capace di standardizzare i comportamenti virtuosi e coniugare le diverse istanze delle imprese, delle Asl e delle forze di polizia. “Le norme ci sono, con sanzioni anche pesanti – ha rilevato Chiara Marinuzzi, avvocato dello Studio legale Gaetano Forte – ma, nel comparto agroalimentare, ciò che da sempre si rivela vincente è il ricorso alle linee-guida e alle iniziative di prevenzione, come quelle che il settore sta da tempo sviluppando”. Un messaggio che Mario Sapino, direttore UVAC Piemonte e Valle d’Aosta, ha enfatizzato: “Voi del settore chiedeteci aiuti, suggerimenti, fate proposte. E’ questo il modo migliore per lavorare bene e garantire il miglior risultato per gli animali durante il trasporto”.
Unaitalia sta facendo e vuole continuare a fare la sua parte. “Ci impegniamo sulla questione già da tempo – ha osservato Guido Sassi, vicepresidente di UNAITALIA – ed è per questo che chiediamo alle autorità competenti di condividere gli aspetti critici delle operazioni di trasporto, per giungere ad un quadro di riferimento unitario, in grado di agevolare il lavoro delle aziende e, al tempo stesso, i necessari controlli”.