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Taglio alle pensioni, a giugno l’Inps recupera la quota indicizzata su assegni sopra i 1.520 euro lordi


Arriva puntuale il taglio alle pensioni. Con la mensilità di giugno l’Inps recupera la quota indicizzata sugli assegni sopra i 1.520 euro lordi (circa 1.200 netti) maturati da gennaio in poi. Un’azione sbagliata e scorretta secondo Anp, l’Associazione nazionale pensionati di Cia-Agricoltori Italiani che lancia l’allarme su una questione che sta per mettere a rischio quasi 6 milioni di persone.

Per Anp-Cia, ancora una volta si sta agendo sulle pensioni come fossero un bancomat dello Stato. Questo per una norma, contenuta nella legge di bilancio, che consentirebbe un risparmio di 3,6 miliardi di euro in tre anni, mentre -aggiunge Anp- si colpiscono le fasce più deboli e che andrebbero maggiormente tutelate dall’aumento del costo della vita.

La cosiddetta pensione di cittadinanza – ricorda Anp – non ha, inoltre, risolto in nessun modo il problema delle minime alle prese tra l’altro, con l’incertezza della quattordicesima di cui non fa menzione né la legge di bilancio né il decreto pensioni.

Va poi detto – precisa Anp – che i soldi tolti ai pensionati con il blocco dell’indicizzazione, non saranno mai più recuperati, incidendo sulla perdita del potere d’acquisto degli assegni pensionistici, già arrivata al 30% negli ultimi dieci anni.