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Sulla frutta tante analisi ma terapie da inventare


Ottima capacità di analisi, ma scarsa capacità progettuale.
A tracciare il primo bilancio del convegno di Lagnasco su “La frutticoltura saluzzese, tra crisi e sviluppo”, sabato 1 dicembre ci ha pensato il giornalista moderatore della tavola rotonda, Michelangelo Pellegrino: «Abbiamo dei bravi analisti, ma siamo carenti di chirurghi».
Sull’articolo 62, che dovrebbe migliorare il sistema di pagamenti nella filiera agroalimentare, Pellegrino ha rilevato che “prima tutti lo volevano, mentre adesso tutti lo criticano”: «Al di là degli aspetti migliorabili – ha detto Pellegrino -, bisogna riconoscere che si tratta di un passo avanti, un segnale del Governo per consentire alla parte più debole, quella dei produttori, di dialogare finalmente alla pari con il commercio, ponendo fine ad una situazione di subalternità che è semplicemente vergognosa».
E sul sistema del credito: «I fondi europei sono serviti a risanare i bilanci delle banche, non certo a finanziare le imprese agricole che hanno bisogno di lavorare».
IMPRENDITORI DI FILIERA. Ad aprire il convegno, organizzato dall’associazione “Progettare futuro” presieduta da Mario Isoardi, era stato il direttore del Centro ricerca e sperimentazione ortofrutticola di Manta, Silvio Pellegrino, con l’analisi scientifica delle molteplici eccellenze e potenzialità del territorio saluzzese. Una panoramica che il presidente di Confcooperative Cuneo, Domenico Paschetta, aveva allargato ai numeri del comparto dell’ortofrutta saluzzese, nel contesto di un mercato che non può prescindere dalla globalizzazione e che richiede sempre più capacità di aggregazione e promozione delle imprese di filiera.
Michelangelo Rivoira, presidente dell’Associazione esportatori e importatori ortofrutticoli del Piemonte, ha snocciolato dati e scenari del mercato internazionale, tra sfide e opportunità: «Il frutticoltore deve essere sempre più imprenditore – ha detto -, il tempo dei finanziamenti pubblici è finito».

(nella foto: da sinistra, Michelangelo Pellegrino e gli ospiti della tavola rotonda)