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Sulla crisi del latte il rischio della piazza


“Stante il perdurare della situazione di grave sofferenza economica degli allevatori, è fondato il rischio che esplodano manifestazioni di protesta incontrollate”.
E’ quanto sostiene la Cia di Cuneo, dopo che venerdì scorso gli industriali hanno abbandonato il tavolo regionale per il rinnovo del prezzo del latte alla stalla. Un rischio, quello delle manifestazioni, che “la Cia vorrebbe evitare, ma è necessario che le parti si siedano attorno ad un tavolo e cerchino di trovare una soluzione”.
“Il prezzo che attualmente viene corrisposto ai produttori – dichiara Igor Varrone direttore della Cia di Cuneo – è una vergogna. Di gran lunga inferiore al costo di produzione, sta portando i nostri allevamenti al collasso finanziario. Le aziende non sono più in grado di sopportare oltre questa situazione che impedisce loro una gestione economica dell’attività.
La Cia di Cuneo ha organizzato un incontro con un gruppo di associati allevatori ed è emersa una grande esasperazione perché essi si trovano stretti fra crisi economica e boom dei costi mentre l’andamento del mercato dei prodotti lattiero-caseari è assolutamente favorevole a una corretta valorizzazione della produzione di latte piemontese”.
“Bisogna esigere – rileva Varrone – che il valore venga redistribuito equamente lungo la filiera. Di conseguenza invitiamo gli industriali ad un’assunzione di responsabilità ed a tenere in considerazione le giuste rivendicazioni di una categoria che chiede solamente che le venga riconosciuto un prezzo equo, remunerativo dei costi di produzione”.