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Suini, redditività in lieve miglioramento


“Il Centro Ricerche Economiche sulle Filiere Suine (CREFIS)- informa Renato Silvestro, presidente del Gie suinicolo della Cia di Cuneo – ha presentato i dati di gennaio 2013 del settore. La dettagliatissima analisi segnala che nel mese la redditività della fase di allevamento è migliorata su base congiunturale di un +2,7% con una quotazione media mensile della CUN per il suino pesante a +1,9% rispetto al mese precedente, portandosi a 1,527 euro/Kg (alla data del 14 febbraio è a 1,579 euro/Kg); rispetto all’anno precedente l’incremento è del +14,4%.
Relativamente ai costi delle materie prime, sulla piazza di Milano, a gennaio il mais nazionale è stato quotato in media 247,8 euro/t , in calo del -3,2% rispetto al mese precedente; il prodotto comunitario, invece, è calato del -3,0% fermandosi a 269,3 euro/t. Sulla stessa piazza, la soia di provenienza estera si è invece deprezzata del -5,0% su base congiunturale (475,3 euro/t)”.
“Se è pur vero che a gennaio, grazie all’apprezzamento del suino pesante e alla contestuale diminuzione delle quotazioni di mais e soia – informa Silvestro – la redditività della fase di allevamento è tornata a migliorare leggermente, tuttavia la redditività complessiva per l’allevatore rimane molto bassa in quanto egli non riesce a trarne tutti i benefici che potrebbe a causa del permanere dei prezzi dei fattori di produzione su livelli pur sempre elevati e del prezzo attuale della carne influenzato dal calo dei capi a livello nazionale a causa della crisi e dalle norme sul benessere animale che ha portato alla riduzione dei capi nelle porcilaie”.
“Dando uno sguardo alla situazione europea del mercato dei suini, il cui andamento influenza sempre decisamente il nostro, l’analisi del Crefis rileva – continua Renato Silvestro – che i prezzi, per tutti i maggiori paesi fornitori dell’Italia, sono calati anche nel mese di gennaio. In Germania i prezzi sono diminuiti -2,2% rispetto al mese di dicembre per un valore medio mensile di 1,656 euro/Kg (peso morto), in Spagna il prezzo del suino leggero a peso vivo è rimasto pressoché costante (-0,2%), mentre l’Olanda ha visto un deprezzamento del suino leggero, segnando un calo congiunturale del -2% e attestandosi su una media mensile di 1,304 euro/Kg (peso vivo). Anche la Francia registra un deprezzamento congiunturale (-1,6%) e il prezzo del suino leggero rilevato è stato di 1,387 euro/Kg (peso morto) mentre in Danimarca i prezzi sono in calo del -4,6% rispetto a dicembre e si attestano su una media mensile di 1,523 euro/Kg (peso morto). La Germania si mantiene il paese con i prezzi più alti, mentre la Spagna quello caratterizzato dalle quotazioni più basse, che ricordiamo essere a peso vivo”.