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Sindacati agricoli unitevi ma la Coldiretti resta fuori


Ieri mattina, 9 gennaio, a Roma, i Consigli direttivi di Cia, Confagricoltura, Fedagri, Legacoop agroalimentare ed Agci-Agrital hanno deciso di unificare le strategie e di proporsi come unico interlocutore nei confronti della politica, per meglio tutelare gli interessi del mondo agricolo. Nasce cosi “Agrinsieme”, un accordo interassociativo che apre scenari sindacali inediti e imprevedibili.
IL PRIMO COMMENTO
In Piemonte, il primo a commentare la notizia è il presidente regionale della Cia, Roberto Ercole: “Agrinsieme integra storie e patrimoni di valori che non vengono annullati, ma esaltati in una strategia unitaria fortemente orientata al futuro. Tale Coordinamento rappresenta, pertanto, un reale valore aggiunto rispetto a quanto le organizzazioni hanno realizzato e continueranno a realizzare autonomamente.
Le categorie, le cui rappresentanze sono divise, hanno difficoltà a far valere le proprie ragioni. Ciò è ancor più vero nei periodi di recessione economica come l’attuale, che comportano inevitabilmente la polarizzazione di interessi ed una crescente conflittualità. Le principali Organizzazioni professionali e cooperativistiche, con esclusione della Coldiretti, consapevoli del dovere di tutelare al meglio i propri associati e l’intero mondo agricolo, hanno perciò responsabilmente deciso di unirsi in un coordinamento.
La collaborazione delle rappresentanze del mondo agricolo è essenziale per battere la logica del declino e della marginalizzazione dell’agricoltura e per far sì che il settore agricolo sia considerato a pieno titolo quale componente produttiva, economica e sociale in grado di contribuire al rilancio della nostra economia.
Il nostro auspicio è che la nascita del coordinamento possa costituire l’avvio di un movimento di rinnovamento del mondo agricolo che rompa antichi schemi e steccati, abbandoni strumenti e proposte superate dai tempi, ed imbocchi decisamente la strada dell’unità. Se in tempi normali la disunione tra le Organizzazioni è un errore, in tempi di crisi è un lusso.
Spiace che ancora una volta la Coldiretti si sia autoesclusa, arroccandosi su motivazioni tutte basate su vincoli o ideologici o d’appartenenza ante caduta del Muro di Berlino. “Agrinsieme”, come ha sottolineato il Presidente della Cia, Giuseppe Politi non è comunque un contenitore chiuso, bensì aperto a nuovi contributi”.
POLITI PRESIDENTE
Politi, cui è stato affidato il coordinamento delle azioni comuni per il primo anno, concludendo la conferenza stampa di presentazione di “Agrinsieme”, ha affermato: “Pensiamo di aver fatto qualcosa di utile e di servizio per quel che riguarda l’agricoltura. Questa è una fase difficile, occorre anche ciascuno svolga bene il proprio ruolo e noi pensiamo, con questa iniziativa, di esserci dimostrati all’altezza della situazione”, anche perché “pensiamo che l’agricoltura possa dare risposte in termini generali ai problemi economici del paese”.

(nella foto: Roberto Ercole)