Sezioni


Siglato l’accordo collettivo sui contratti agrari


Nei giorni scorsi presso la sede di Confagricoltura a Cuneo le tre organizzazioni agricole più rappresentative del territorio, Confagricoltura, Coldiretti e Cia, hanno siglato l’accordo collettivo sui contratti agrari della provincia di Cuneo, secondo le modalità previste dall’articolo 45 della Legge 203/82, andando così a confermare per la concessione in affitto dei terreni vitati, un criterio di calcolo del canone annuo secondo usi e consuetudini consolidati da decenni.
“Considerata la moltitudine varietale dei vitigni, le differenze di resa e di valore del vino prodotto – spiega Mario Viazzi, direttore di Confagricoltura zona di Alba -, la determinazione del canone per l’affitto dei terreni coltivati a vigneto è commisurata al valore in denaro delle quantità in percentuale di uva concordata tra le parti, sulla base dei dati di potenziale produttivo stabilito per ogni singola DOC e DOCG. Il prezzo delle uve – continua Viazzi – in mancanza di accordi interprofessionali è sempre stato quello medio rilevato dalle mercuriali della Camera di Commercio di Cuneo per ogni anno, andando a influire positivamente nei rapporti tra la proprietà concedente e gli affittuari. Essendo ora venute meno queste indicazioni il settore agricolo provinciale ha deciso di dotarsi di uno strumento alternativo, andando a stabilire di conseguenza dei valori indicativi delle uve per la campagna 2012”.
L’accordo, della durata di tre anni, definisce regole e principi che potranno trovare applicazione sia in caso di rinnovo dei contratti d’affitto in corso, sia nel caso di nuovi contratti che abbiano per oggetto la concessione in affitto di vigneti nella provincia di Cuneo, purché realizzati ai sensi dell’art. 45 Legge 203/82. Nel testo dell’intesa si legge altresì che: “Il valore delle uve da utilizzare esclusivamente ai fini dei contratti agrari stipulati secondo i criteri previsti, saranno determinati da una apposita Commissione nominata dalle organizzazioni di categoria che hanno sottoscritto l’accordo. La Commissione determinerà annualmente un valore per ogni Denominazione, in modo che possa trovare applicazione il calcolo del canone di affitto annuale secondo i parametri di percentuale convenuti nei singoli contratti”. In caso di controversia, inoltre, sorta a seguito di diversa interpretazione dei principi e delle regole contenute nell’accordo, i contraenti potranno rivolgersi alla Commissione di indirizzo e vigilanza per la esatta e autentica interpretazione di quanto previsto. Tale Commissione sarà composta da cinque esperti nominati dalle associazioni che hanno sottoscritto l’accordo.
“Considerato che molte partite di uve sono state vendute quest’anno senza indicazioni di prezzo, nonostante i numerosi sforzi per giungere ad un accordo pre-vendemmia, – conclude Mario Viazzi – confidiamo che questi valori, concordati e definiti in modo oggettivo, possano diventare un utile riferimento in grado di sostituire le mercuriali. Occorre tuttavia ricordare che le uve vendute sul mercato, rispetto ai quantitativi totali, rappresentano ad oggi solo il 20-30 per cento”.