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Senza voucher, si rischia una vendemmia "in nero"


Il ricorso al lavoro occasionale in occasione della prossima vendemmia sarà impossibile. A lanciare l’allarme é Gabriele Carenini, vice presidente regionale della CIA.

Quella che si sta per aprire con ampio anticipo, a causa del caldo africano, sarà dopo dieci anni la prima vendemmia senza i voucher, i buoni lavoro utilizzati per tanti anni per le raccolte stagionali. In agricoltura l’uso dei voucher si è rivelato non solo utile, ma è sempre avvenuto all’interno della logica del lavoro occasionale, come era nelle intenzioni del legislatore.

Aboliti i voucher, tra i grappoli d’uva avrebbero dovuto debuttare i contratti di prestazione occasionale, ma a causa del ritardato rilascio agli intermediari della piattaforma Inps e delle gravi difficoltà operative si prospetta una situazione di impasse.

Difficilmente questa tipologia di contratto, infatti, potrà essere attivata in tempi rapidi, in modo da poter essere utilizzata in occasione della prossima vendemmia. Né é immaginabile che gli agricoltori, in questo momento, abbiano il tempo, ammesso che siano dotati del personale necessario, di registrarsi sulla piattaforma e operare da soli. A causa di questa situazione si rischia di allargare la piaga del lavoro nero, invece di contenerla.

Non bastavano il caldo torrido e la siccità che hanno messo in ginocchio praticamente tutte le produzioni agricole (dal vino, agli ortaggi, ai seminativi, agli allevamenti), ma ci voleva anche la burocrazia a suggellare un anno con il segno rosso.

(Fonte: Cia Piemonte)