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Riso bio, il Piemonte ripristina la rotazione


La puntata di Report andata in onda su Rai Tre il 14 dicembre scorso si è occupata di riso biologico. Secondo i dati del Sinab
(Ministero delle Politiche agricole), la produzione bio ha valori produttivi molto vicini a quella convenzionale, nonostante la
mancanza di utilizzo di diserbanti, vietati dal regime biologico, e – almeno teoricamente – la minore resa per ettaro.
Non si spiegano dunque questi dati produttivi. La Regione Piemonte aveva autorizzato nel 2010 i produttori di riso biologico a non effettuare la rotazione delle colture, pratica prevista per tutti i produttori bio degli altri cereali.
Di fatto, questa deroga ha autorizzato i risicoltori a classificare come biologica una produzione che in realtà non ha rispettato l’iter normalmente previsto per il bio. Cercando di far luce sulla questione, Report ha realizzato una serie di interviste a produttori di riso, tra cui la presidente di Confagricoltura Novara e Vco Paola Battioli e la presidente della Sezione di Vercelli e Biella di Anga–Giovani di Confagricoltura Alice Cerutti. Alcuni agricoltori intervistati hanno messo in dubbio che gran parte della produzione biologica sia davvero tale e hanno quindi chiesto più controlli, soprattutto nella fase del diserbo, tenuto anche conto che sul mercato il riso biologico è pagato molto di più del tradizionale.
Nel frattempo, la Regione Piemonte ha adottato una nuova delibera che ripristina l’obbligo di rotazione per i produttori di riso biologico.