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Ricercatori al lavoro sul diradamento killer


La scorsa settimana sono stati individuati e segnalati alcuni casi di eccessivo diradamento di frutticini di melo nel Cuneese. Le aziende interessate, che hanno visto perdere in alcuni casi anche gran parte della produzione di alcune varietà, vivono una situazione difficile e le altre seguono con apprensione l’evolversi della situazione.
Il gruppo di consulenti tecnici frutticoli coordinati dal Centro di ricerca CReSO ha avviato immediatamente un’indagine per capire l’entità e l’estensione del fenomeno. In questi giorni tutti i tecnici sono coinvolti nel censimento dei danni, per arrivare a formulare le prime ipotesi sulle cause.
Il diradamento dei fiori/frutticini di melo è la pratica agronomica con cui si regola il carico produttivo. Si asportano i frutticini in eccesso rispetto alla produzione che l’albero può sostenere: meno frutti, ma di migliore qualità. I fiori di melo sono raggruppati a mazzetti (in termini pomologici “corimbi”) di 5. Il diradamento è finalizzato a lasciare 1 solo frutticino/corimbo, quello centrale, che fiorendo per primo è meglio nutrito, prende il sopravvento sui “fratelli” minori. In questo modo si trasforma in un frutto più nutriente e gustoso.
Nell’ambito degli accertamenti che sono stati avviati sulla cascola di questi giorni, si sta indagando anche su una nuova sostanza attiva diradante, messa in commercio nel 2015. Il suo meccanismo d’azione consiste nel ridurre temporaneamente l’attività fotosintetica, inducendo un effetto ombreggiamento. La pianta lo “legge” come un segnale: non avrà nutrimento fotosintetico sufficiente per la crescita di tutti i frutti e ne lascia cadere una parte.
Lo scorso 15 maggio si è fatto il punto sulla situazione, segnalando formalmente la situazione alla Società produttrice del prodotto diradante. Quest’ultima ha confermato la piena disponibilità a svolgere le necessarie e doverose analisi sul territorio e a fornire tutti gli elementi utili per l’indagine.
Le varietà più sensibili al problema di questi giorni sembrano essere le Red Delicious e Braeburn mentre su Golden Delicious e Gala i danni sono apparsi sporadici, e sono assenti su Fuji.
In questi giorni si sta completando il monitoraggio dei danni. Si invitano tutte le aziende che hanno riscontrato il problema a contattare il loro tecnico di base. La raccolta dei dati consentirà di quantificare con precisione l’entità dei danni sul territorio e di comprendere meglio le cause del fenomeno.