Revisione macchine agricole ecco i nuovi obblighi
ed operatrici. La revisione è diventata obbligatoria per tre grandi categorie di macchine
agricole e per tre grandi categorie di macchine operatrici. Stabiliti tempi differenti
per le diverse tipologie di macchine. Punto per punto, tutte le novità
Nella Gazzetta ufficiale n. 149/2015, come informa il responsabile della Cia zona di Cuneo, Paolo Ambrogio, è stato pubblicato il decreto recante “Revisione generale delle macchine agricole ed operatrici”. Sulla base di quanto stabilito dal decreto la revisione è diventata obbligatoria per tre grandi categorie di macchine agricole ed in particolare:
1. Trattori agricoli: a partire dal 31 dicembre 2015, e successivamente ogni 5 anni, entro il mese corrispondente alla prima immatricolazione secondo l’anno di immatricolazione
2. Macchine agricole operatrici semoventi a due o più assi: a partire dal 31 dicembre 2017.
3. Rimorchi agricoli: a partire dal 31 dicembre 2017.
E per tre grandi categorie di macchine operatrici a partire dal 31 dicembre 2018, in particolare per:
1. Macchine impiegate per la costruzione e la manutenzione di opere civili
2. Macchine sgombraneve
3. Carrelli
L’articolo 6 del decreto stabilisce tempi differenti per le diverse tipologie di macchine agricole e operatrici in circolazione.
Categorie di macchine agricole di cui all’art. 1, comma 1, lettera a)
Tempi
Trattori agricoli immatricolati entro il 31 dicembre 1973 Revisione entro il 31 dicembre 2017
Trattori agricoli immatricolati dal 1° gennaio 1974 al 31 dicembre 1990
Revisione entro il 31 dicembre 2018
Trattori agricoli immatricolati dal 1° gennaio 1991 al 31 dicembre 2010
Revisione entro il 31 dicembre 2020
Trattori agricoli immatricolati dal 1° gennaio 2011 al 31 dicembre 2015
Revisione entro il 31 dicembre 2021
Trattori agricoli immatricolati dopo il 1° gennaio 2016
Revisione dal 5° anno entro la fine del mese di prima immatricolazione
Relativamente alle modalità di esecuzione della visita di revisione, queste sono disciplinate dall’articolo 5 che rimanda ad un successivo decreto i dettagli tecnici.