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Regolazione atomizzatori il 26 ottobre a Lombriasco


ll Pan (Piano d’azione nazionale) ha stabilito che tutte le macchine acquistate o costruite prima del 26 novembre 2011, dovessero essere sottoposte a controllo funzionale; in aggiunta era necessaria anche una regolazione strumentale in caso di adesione alle misure agro-ambientali del Psr, oppure particolari metodologie di produzione, ad es. biologico o lotta integrata.

Tutte queste macchine dovevano essere verificate entro il 26 novembre 2016. Invece, per quel che riguarda le macchine costruite o acquistate dopo il 26 novembre 2011, il controllo funzionale e/o regolazione deve essere effettuato entro cinque anni dalla data di acquisto o di costruzione.

Fino al 2020 i controlli funzionali saranno validi per cinque anni, dal 2020 in poi i controlli dovranno essere effettuati ogni tre anni. Il controllo funzionale e la regolazione strumentale devono essere effettuati da tecnici abilitati dalla Regione Piemonte in materia di macchine irroratrici.

REGOLAZIONE STRUMENTALE

Che cos’è la regolazione? La regolazione riguarda l’adattamento della sua distribuzione, alle specifiche realtà colturali ed alle situazioni ambientali presenti in azienda. Cioè significa che la macchina viene adattata alle specifiche esigenze della coltura e dell’azienda che la utilizza.

Normalmente gli agricoltori tendono già ad effettuare una regolazione, scegliendo gli ugelli, la velocità di avanzamento e la pressione di esercizio, che però viene classificata come calibrazione, in quanto l’agricoltore non ha la possibilità di effettuare delle prove con dei macchinari per testare l’efficienza delle scelte fatte.

In questo caso entrano in gioco i tecnici abilitati che danno un aiuto effettuando delle prove e certificando la regolazione che viene fatta insieme all’agricoltore.

AGGIORNAMENTI REGIONALI

La Regione Piemonte, nei mesi di luglio e agosto 2017, ha apportato delle novità in materia di regolazione strumentale, rendendo più approfondito e completo il concetto di regolazione strumentale. Fino a poco tempo fa era sufficiente effettuare la regolazione strumentale su una o più colture, annesse al controllo funzionale della macchina, in cui venivano elencate le tipologie di colture trattate e poi conseguentemente trascritti i risultati finali delle prove di regolazione sulla coltura indicata.

Ad oggi invece la situazione è leggermente cambiata, non tanto per via delle prove da effettuare direttamente sulla macchina, ma per via dei dati che vengono raccolti e inseriti nel sistema per l’emissione del certificato. Ecco quindi una breve panoramica di quali sono i punti cruciali di una regolazione strumentale, con relativi criteri.

BARRE IRRORATRICI

Prendendo per primo esempio la regolazione da effettuare sulle barre irroratrici, è bene spiegare innanzitutto che le regolazioni devono essere effettuate in base alle colture che l’azienda coltiva e nelle diverse fasi fenologiche durante le quali la pianta viene trattata (es. per il grano: semina, levata, ecc.).

A differenza del metodo di certificazione precedente, in cui bastava inserire i risultati della regolazione avvenuta, oggi vengono richiesti molti più dati, sia per coltura che per fase di coltivazione. I criteri principali di regolazione per le barre sono questi: tipologia degli ugelli, velocità di avanzamento, pressione di esercizio, volume distribuito a ettaro e altezza di lavoro.

CLASSIFICAZIONE UGELLI

I tipi di ugelli sono moltissimi, quindi è necessario specificarne la marca e la tipologia. I criteri di classificazione degli ugelli (turbolenza, fessura, doppia fessura, specchio, ecc…) e poi più nello specifico. Ad esempio, un ugello a fessura avrà una determinata grandezza del foro, di norma da 01 a 06 sono i più utilizzati, e così via.

Perché è molto importante determinare con esattezza il tipo di ugello? Questo per stabilire la portata dell’ugello in base alla pressione di utilizzo della macchina e ciò va a determinare, in base alla velocità di avanzamento, il volume di soluzione acqua e prodotto fitosanitario, distribuito a ettaro.

ALTEZZA DI LAVORO

Infine, ultimo ma non per importanza, è il dato di altezza di lavoro della barra irroratrice, in quanto utilizzarla ad un’altezza troppo elevata, comporta una non totale copertura della superficie da trattare, quindi è consigliabile utilizzare degli ugelli con un ampio angolo di irrorazione, inoltre un’altezza troppo elevata aumenta anche i fenomeni di deriva.

Chiaramente andare a modificare uno qualsiasi di questi parametri di regolazione comporta delle differenze sostanziali. Ad esempio, il cambiare la grandezza del foro dell’ugello, provoca una diversa portata, con una conseguente diversa quantità di litri ad ettaro erogati.

PROVE FISICHE

Per questo è molto importante effettuare delle prove fisiche ad ogni modifica che viene fatta per la regolazione della macchina. Per le barre viene utilizzato un macchinario in cui vengono fatte delle prove di erogazione di acqua in modo da verificarne il comportamento ed agire di conseguenza.

Senza questa prova sarebbe molto difficile capire se l’erogazione sia omogenea o meno, ma non per via dell’incapacità dell’agricoltore, ma semplicemente perché è impossibile vedere ad occhio nudo questo tipo di dato.

ATOMIZZATORI

Per quel che riguarda gli atomizzatori, i principi di regolazione sono pressoché identici, però vi sono altri fattori che entrano in gioco oltre a quelli già elencati in precedenza. Ad esempio, sugli atomizzatori è molto importante fare distinzione tra le colture. Ad esempio, in frutticoltura vengono eseguiti più trattamenti sulla stessa coltura in epoche diverse, questo significa che effettuare un trattamento su un frutteto a ridotta o piena vegetazione comporta il dover eseguire almeno due regolazioni strumentali.

Per chiarire il concetto, se ad esempio si coltiva la vite con la forma di allevamento a guyot, si dovranno effettuare due regolazioni strumentali per i trattamenti a ridotta e piena vegetazione.

FATTORI VARIABILI

Altri fattori da tener conto, sono la regolazione dell’inclinazione degli ugelli presenti, basti pensare che l’ultimo ugello più in basso in caso di trattamenti fogliari se non inclinato correttamente può andare ad irrorare il fusto e quindi si ha uno spreco di prodotto.

La tipologia di ugello gioca un ruolo fondamentale nelle regolazioni, in quanto va a determinare la grandezza della goccia di soluzione che sarà applicata sulla coltura oltre che determinare i valori di portata e volume a ettaro distribuito. Una goccia troppo grande non permette con l’ausilio dell’aria di arrivare fino in cima alla pianta, perché troppo pesante, al contrario una goccia troppo piccola aumenta l’effetto della deriva.

In questo caso è anche necessario valutare la velocità del ventilatore, se dotato di più velocità magari conviene abbassare o aumentare la velocità senza dover ricorrere alla sostituzione degli ugelli.

PROVE DI DISTRIBUZIONE

Come già descritto in precedenza è necessario verificare le modifiche apportate con la regolazione ed è qui che in aiuto dei tecnici vi sono dei macchinari che con i quali si possono attuare delle prove di distribuzione, in grado di generare dei diagrammi che rendono idea di come avviene lo spandimento dei prodotti, e si agisce sulla regolazione della macchina, fino a quando non si raggiunge il diagramma di spandimento idoneo alla coltura e alla forma di allevamento interessata.

OPERAZIONI EFFICACI

In conclusione, a parere di chi scrive la regolazione strumentale, oltre agli obblighi di legge, è un valido aiuto per le aziende agricole che utilizzano queste macchine, in quanto può contribuire ad aumentare l’efficienza delle macchine agendo in due modi: migliorare l’efficacia dei trattamenti eseguiti e contribuire ad un risparmio economico, in quanto migliorando la funzione del trattamento stesso, magari non c’è bisogno di eseguirne un secondo, risparmiando prodotto.

Inoltre, si vuole specificare che queste regolazioni non servono per “insegnare” agli agricoltori ad eseguire i trattamenti, ma sono un ottimo metodo di confronto tra loro e i tecnici, in quanto c’è molto da imparare da entrambe le parti.

GIORNATA FORMATIVA

A tal proposito, si terrà una giornata formativa il 26 ottobre 2017, all’Istituto tecnico agrario salesiano di Lombriasco, in cui verranno effettuate delle prove in campo, a scopo dimostrativo, su barre e atomizzatori in genere, con l’illustrazione degli aspetti fondamentali relativi a controllo funzionale e regolazione strumentale, oltre che prove in campo e in frutteto sull’effetto deriva dei trattamenti sulle colture.

Parteciperanno i costruttori a presentare le seguenti innovazioni in materia di trattamenti: barre da diserbo trainate a gestione Gps; trattamenti localizzati sulla fila con macchine applicate sui Quad e gestione effetto deriva su Atomizzatori portati.

Valentino Tosco, tecnico Oata liberi professionisti