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Quale futuro per l’agricoltura di pianura?


Presso il padiglione AgriMedia, in occasione della 35a Fiera della Meccanizzazione Agricola di Savigliano, si è svolto il partecipato workshop dal titolo: “Mercati agricoli in evoluzione. Quale futuro per l’agricoltura di pianura?”.
Negli anni ’80, la pianura cuneese soddisfaceva interamente il fabbisogno di mais della Regione, mentre attualmente soddisfa a mala pena il 60% delle richieste di mercato. Questo è dovuto ai prezzi bassi realizzati in campo.
Il presidente di zona Coldiretti Savigliano, Tonino Gai, che è anche presidente del Cap Nord Ovest, ha affermato: “Qualche passo in avanti su questo fronte lo abbiamo compiuto grazie ad accordi di filiera stipulati dal Cap Nord Ovest con importanti aziende, come la Barilla. Abbiamo attivato una filiera per la valorizzazione del grano tenero prodotto nella pianura piemontese. Un importante passo avanti, nell’ottica di passare dalla commodity alla speciality, in funzione delle esigenze dell’industria molitoria e di trasformazione. Ora guardiamo anche agli altri settori produttivi”.
Nel convegno è stata analizzata la situazione mondiale del mercato agro-alimentare, per capire quali coltivazioni possono rappresentare un’alternativa alla tradizionale coltivazione del mais e degli altri cereali. E’ stata sollecitata l’introduzione di nuove colture come la produzione di ortaggi da industria, leguminose, pomodori da industria, erbe officinali che sono ricercati anche da una possibile filiera locale per valorizzare al meglio il “Made in Italy”.
Sono intervenuti: Stefano Spelta – direttore stabilimento del Consorzio Casalasco del Pomodoro Soc. Agr. Coop.; Tommaso Pochettino – amministratore delegato della Di Vita S.p.A.; Michele Fasano – presidente della Valverbe Soc. Agr. Coop.; Paolo Rosa – dirigente Area Commerciale del C.A.P. Nord Ovest Soc. Coop.; Giacomo Ballari – presidente Agrion – Fondazione per la ricerca, l’innovazione e lo sviluppo tecnologico dell’agricoltura piemontese.
Ha moderato il convegno Giuseppe Olivero, agronomo.
Conclude Enzo Pagliano, direttore di Coldiretti Cuneo: “Il nostro obiettivo è quello di fornire risposte economiche e concrete alle imprese. Con il Cap Nord Ovest si è riusciti a valorizzare meglio la nostra cerealicoltura, in particolare il grano. Guardiamo con favore agli accordi di filiera con aziende piemontesi che valorizzino le nostre produzioni nell’ambito più generale del Made in Italy. Abbiamo potenziato i nostri uffici per la consulenza tecnica ed economica al fine di realizzare gli obiettivi di valorizzare le produzioni della terra cuneese”.