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Psr Piemonte in affanno servono correttivi


Confagricoltura Piemonte ha scritto all’assessore regionale all’Agricoltura, Giorgio Ferrero, per rimarcare il perdurare delle difficoltà legate al nuovo Programma di sviluppo rurale, già denunciate a fine gennaio a causa del malfunzionamento dell’applicativo informatico che impediva l’inserimento delle domande delle aziende.
In relazione alla misura 4.1.1 (investimenti aziendali) mancano ancora oggi, nella tabella degli interventi, aperture verso importanti progetti di investimento che quindi vengono penalizzati nel calcolo del punteggio.
Inoltre, gli atti di correzione delle anomalie e di integrazione degli interventi ammissibili sono stati adottati soltanto nei giorni scorsi, ma si sono registrati ulteriori inconvenienti legati a prolungati blocchi dell’operatività nella gestione del fascicolo aziendale.
A tutt’oggi poi non è ancora stato varato il bando di insediamento giovani (misura 6.1), mentre si approssima la scadenza della misura 4.1.2, inerente i relativi progetti di investimento.
I giovani, quindi, si trovano ora nella condizione di poter presentare le domande di investimento nelle loro future imprese, ma non sono ancora state definite condizioni, regole e scadenze per avviare le imprese stesse sulle quali investire.
A fronte di questa situazione, Confagricoltura Piemonte ha chiesto alla Regione la proroga della scadenza dei bandi 4.1.1 e 4.1.2 di almeno 20-25 giorni.
Un altro motivo di preoccupazione è costituito dal ritardo nell’apertura dei bandi sulle misure agro-climatico-ambientali. Non sono state ancora definite le nuove regole, pur avendo le aziende agricole già seminato i cereali autunno-vernini e accingendosi alle semine primaverili e agli interventi su frutteti e vite.
Confagricoltura Piemonte ha pertanto sollecitato la Regione a formalizzare al più presto regole, procedure e modalità di controllo per consentire una preadesione da parte dei beneficiari, in attesa di uno specifico bando.
“La situazione è fortemente critica – ha affermato il presidente di Confagricoltura Piemonte, Gian Paolo Coscia – e le decisioni per superarla non sono più rinviabili. Siamo stati i primi, fin dal gennaio scorso, a lamentare le carenze strutturali e le difficoltà operative del nuovo Psr. A tutt’oggi sono stati risolti solo alcuni problemi, ma gli interventi correttivi vanno a rilento e si rischia di escludere dai finanziamenti la maggior parte delle imprese agricole, sia per l’impostazione complessiva del Programma, sia per i continui intoppi informatici”.