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Proroga liquami e gasolio per la raccolta del mais


La raccolta del mais in provincia di Cuneo si sta protraendo oltre il periodo consueto e le aziende agricole sono costrette a rinviare di qualche settimana alcune importanti lavorazioni agronomiche e ad accollarsi costi di produzione maggiori legati alle operazioni di essiccazione rese necessarie dall’elevata umidità della granella. Ecco dunque che la Confagricoltura di Cuneo accoglie con soddisfazione le recenti decisioni della Regione Piemonte che ha approvato due importanti provvedimenti.
Il primo è lo slittamento di 15 giorni della decorrenza del divieto allo spandimento dei liquami zootecnici su terreni in Zone Vulnerabili da Nitrati coperti da coltura (prati, pascoli, cereali vernini, erbai autunno invernali, colture arboree inerbite) o con residui colturali in previsione di una semina anticipata, periodo che normalmente decorre dal 15 novembre al 15 febbraio. Il calendario decorrerà quindi dal 1° dicembre 2013 al 28 febbraio 2014, nel rispetto dei periodi minimi previsti e per un totale invariato dei giorni di divieto invernale. Tutti gli altri periodi di divieto rimangono invariati.
Il secondo è la concessione di una maggiorazione nell’assegnazione del gasolio agricolo di 50 l/ha per l’essicazione del mais. Su questo fronte, l’associazione agricola, facendosi interprete delle esigenze dei propri associati, ha immediatamente chiesto al settore Agricoltura della Provincia di Cuneo di assumere quanto prima il provvedimento regionale. Tale segnalazione è stata accolta e i titolari di essiccatoi potranno così richiedere il supplemento previsto.
“Considerato che la raccolta del mais in provincia di Cuneo è in ritardo, rispetto alle campagne precedenti, di circa un mese – afferma Gualtiero Dalmasso, responsabile Caa di Confagricoltura Cuneo – e che il tasso di umidità della granella è del 6-8% sopra la media, una rapida adozione del provvedimento diventa quanto mai fondamentale. Nei nostri uffici giacciono diverse richieste di aziende cerealicole, titolari di essiccatoi, che chiedono la concessione di un supplemento di gasolio che permetta loro di far fronte alla situazione eccezionale”.
Il ritardato raccolto, che si protrarrà almeno fino a fine novembre, ha determinato una situazione particolarmente delicata. Ne consegue che i tempi e il consumo di carburante per l’essiccazione raddoppieranno (24/26 ore invece di 12/16), con un aggravio insostenibile per le imprese agricole. L’annata 2013 era già iniziata in provincia di Cuneo con un forte ritardo nelle semine del prodotto a causa di continue piogge primaverili. “Ci aspettavamo un ritardo nel raccolto – conclude Dalmasso -, ma le piogge autunnali hanno ulteriormente posticipato il taglio rendendo il prodotto molto umido e difficile da essiccare”.