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Primi passi per la gestione delle polizze vegetali 2018, cosa bisogna sapere


Le polizze vegetali contro le avversità atmosferiche sono, in agricoltura, un argomento molto sentito. Spesso, infatti, gli agricoltori assicurano i loro raccolti, al fine di limitare le perdite in caso, per esempio, di forti grandinate che possono danneggiare irrimediabilmente il prodotto.

Sul versante agricolo, è possibile presentare, inoltre, apposita domanda volta all’ottenimento, in forma di contributo, del rimborso di una parte del premio assicurativo pagato. In sostanza, l’agricoltore si assicura e, successivamente, può ricevere un contributo che lo rimborsa parzialmente delle spese sostenute per dotarsi di copertura assicurativa.

Dal 2015, la procedura da seguire per poter conseguire tale contributo prevede, tra i suoi passaggi, prima della stipula della polizza, la compilazione e la presentazione del PAI – Piano Assicurativo Individuale. In caso di temporanea impossibilità a presentare il PAI, è possibile presentare la Manifestazione di interesse. A quel punto, si può stipulare la polizza, la quale deve avere determinate caratteristiche per poter essere ammessa al contributo. I passaggi finali consistono nella presentazione della domanda di sostegno e di pagamento.

Con le Istruzioni operative n. 49 e n. 50 Agea ha dato informazioni circa, rispettivamente, modalità di presentazione delle Manifestazioni di interesse e dei PAI per la campagna 2018. Al via, dunque, i primi passi per la gestione delle polizze vegetali 2018, con Manifestazioni di interesse e PAI che seguono regole, per molti aspetti, analoghe a quelle degli anni passati e vengono gestiti in modalità telematica.

Queste procedure, si ricorda, rientrano nell’ambito del PSRN, in particolare della Misura 17.1.

 

Angelo Pasero, Agrieuro (Savigliano)