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Prevenzione fitosanitaria la Regione scende in campo


Ieri, 4 marzo, la Giunta regionale del Piemonte ha approvato rilevanti provvedimenti in ambito fitosanitario.
In primo luogo hanno visto l’approvazione le linee guida per la cooperazione attiva dei Comuni con la Regione nella prevenzione e nella lotta obbligatoria agli organismi nocivi delle piante: tali indirizzi potranno essere accolti nell’ordinamento municipale anche mediante la modifica o l’integrazione del regolamento di Polizia rurale di ciascun Comune.
In più occasioni le Amministrazioni locali manifestarono la necessità di indirizzi specifici per una omogenea e coordinata applicazione delle misure utili a contrastare sinergicamente le emergenze fitosanitarie insistenti in Piemonte. La Regione, mediante la stesura delle linee elaborate dal settore fitosanitario, predispone dunque un documento di riferimento per le realtà comunali nell’azione finalizzata alla tutela delle colture agrarie e forestali, rispondendo in questo modo alle esigenze evidenziate dagli operatori agricoli sul territorio.
In secondo luogo è stato deliberato di escludere da qualunque tipo di contributo economico quelle aziende che, non rispettando gli obblighi di difesa imposti dalla normativa, vanificano gli sforzi posti in essere dall’Amministrazione regionale.
Entrambi i provvedimenti nascono da una condivisione unanime da parte di tutta la filiera esplicitata in seno al tavolo regionale vitivinicolo.
SACCHETTO E COTA SODDISFATTI
L’assessore regionale all’Agricoltura Claudio Sacchetto: “L’approvazione delle linee guida è un buon traguardo che consente agli operatori impegnati sul territorio di avere un unico riferimento al quale guardare e adeguarsi per difendersi dalle patologie delle piante: una sinergia di questo tipo consente di muoversi tutti nella medesima direzione, rendendo più efficace e fruttuosa l’azione del settore fitosanitario, deputato all’organizzazione degli interventi e all’individuazione delle misure più opportune.
Le linee guida rappresentano uno strumento in più, ad esempio, per il contrasto alla flavescenza dorata: la richiesta di un coordinamento nella difesa nasce proprio, non a caso, dalle istanze del tavolo regionale vitivinicolo. Anche attraverso il coordinamento d’azione tra realtà differenti, ma unite dalla medesima problematica, si possono far confluire gli sforzi limitando o annullando gli effetti del patogeno. Mediante la richiesta del tavolo regionale vitivinicolo, rappresentante di un settore seriamente preoccupato dell’evolversi della malattia, si è preso atto della necessità di intervenire in modo drastico, anche attraverso il blocco dei contributi nei confronti delle aziende non adempienti”.
Il presidente della Regione Roberto Cota: “Il settore fitosanitario, pur nella difficoltà di attuare e armonizzare gli obblighi di legge regionali, nazionali e comunitari, è riuscito a rispondere ad una precisa esigenza degli operatori del settore, spesso disorientati da misure di prevenzione e contrasto alle patologie differenti da zona a zona. Quando si parla di ascoltare il territorio si pensa proprio a questo tipo di condotta, valutare le richieste e operare per fornire gli strumenti necessari a superare sinergicamente le difficoltà. La Regione inoltre, con i provvedimenti licenziati in mattinata, dimostra di voler sostenere concretamente le aziende in linea con la normativa, evitando al contrario di erogare risorse nei confronti di quelle realtà che, non applicando le regole, rischiano di annullare gli effetti positivi delle numerose azioni di difesa individuate dal settore fitosanitario e attuate correttamente dalle altre realtà agricole”.