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Piemonte, maxisequestro di fitofarmaci scaduti


Maxi operazione da parte dei Nas di Alessandria che ha portato al sequestro di 35 mila litri di fitofarmaci e 23 tonnellate di diserbanti, insetticidi e fungicidi, venduti sottobanco da distributori non in regola. Prodotti scaduti, senza etichetta, mal conservati e potenzialmente nocivi. Il tutto per un valore complessivo di 2 milioni e 500 mila euro. Quindici le violazioni amministrative contestate per un importo di 160 mila euro.

Quattordici le ditte controllate nelle province di Alessandria, Asti e Cuneo. Coinvolti anche tre Consorzi agrari (questi ultimi a Fossano, Saluzzo e Grinzane Cavour) che sono risultati non in regola.

LA DIFESA DEL CONSORZIO AGRARIO NORD OVEST

Il Consorzio Agrario delle Province del Nord-Ovest si é difeso sostenendo che i consorzi coinvolti non detenevano alcun prodotto illegale, ma semplicemente prodotti che dovevano essere ritirati dai fornitori e non più in vendita.

«Tali prodotti – si legge in una nota del Consorzio Agrario delle Province del Nord-Ovest – non erano più in vendita come previsto, ma stoccati a parte in attesa di essere trasferiti alle ditte produttrici come da accordi già intrapresi con le stesse. Non sono stati generati rischi ai consumatori e, a nostro avviso, il comportamento del Consorzio Agrario è stato coerente e conforme alle direttive comunitarie, alle leggi vigenti ed ai regolamenti applicativi emanati».

INCIDENZA DEL 5 PER CENTO

«Sarà nostra premura – continua il comunicato del Consorzio – collaborare ampiamente con i NAS che anche in questa occasione, con il loro operato, tutelano imprese e consumatori. Per opportuna precisazione dei dati di tutta l’operazione piemontese, che riteniamo abbia coinvolto oltre la nostra società numerose altre ditte commerciali, l’incidenza dei prodotti in capo al Consorzio Agrario è prossima al 5 per cento del totale».

REGOLAMENTO EUROPEO

Sempre il Consorzio, fa presente il contesto dal quale scaturirebbe la vicenda: «Un regolamento della Comunità Europea e le sue successive norme applicative – osservano – hanno fissato nel 31 maggio 2017 la data ultima di commercializzazione di determinati agrofarmaci, caratterizzati da specifiche etichettature. Dopo tale data, tali prodotti non potevano più essere venduti, ma solamente smaltiti o restituiti al loro fornitore, affinché esso provvedesse alla modifica dell’etichetta per renderli di nuovo conformi alle nuove leggi».

CAPANNONI SEQUESTRATI

Nell’Alessandrino sono stati sequestrati due capannoni abusivi. Erano il principale deposito individuato dai militari. La merce sequestrata era priva di etichettatura e in cattivo stato di conservazione. Inoltre, durante uno dei sopralluoghi, sono stati trovati 120 quintali di nocciole contaminate da agrofarmaci.

BANDO AGLI AVVENTURIERI

«Mai fidarsi e mai acquistare agrofarmaci dagli avventurieri – ricorda il presidente della Cia di Asti, Alessandro Durando -. Chi li vende sottobanco danneggia il comparto. Gli agricoltori facciano riferimento ai tecnici delle associazioni di categoria, altamente qualificati e fedeli al solo principio del raggiungimento di una produzione agricola che sia di qualità, sostenibile, rispettosa della salute degli agricoltori, dei consumatori e dell’ambiente».

«I tecnici delle associazioni agricole sono i migliori consiglieri in un settore, quello degli agrofarmaci, in continua evoluzione – prosegue Durando – e sempre più orientato alla sostenibilità e al rispetto dell’ambiente agricolo».