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Piccola proprietà contadina ecco quando può decadere


L’agevolazione per la piccola proprietà contadina è rimasta dal punto di vista delle imposte indirette l’unica agevolazione per l’acquisto di terreni agricoli da parte di coltivatori diretti ed imprenditori agricoli professionali; proprio per questo motivo gli aspetti relativi alle cause di decadenza sono sempre di primario interesse, anche e soprattutto da parte dell’Agenzia delle Entrate che verifica attentamente le compravendite avvenute sfruttando tale regime di favore ed il mantenimento dei requisiti in capo agli acquirenti.

REQUISITI PER LE AGEVOLAZIONI

Si ricorda che l’agevolazione in commento consente ai coltivatori diretti od agli imprenditori agricoli professionali iscritti nella relativa gestione previdenziale di acquistare terreni agricoli assoggettando l’acquisto ad imposta di registro ed ipotecaria in misura fissa e l’imposta catastale nella misura dell’1% a condizione che i terreni vengano condotti direttamente per almeno un quinquennio.
La legge prevede infatti la decadenza dell’agevolazione, con il conseguente recupero delle imposte e le relative sanzioni, se l’acquirente cede volontariamente i terreni, a qualsiasi titolo, oppure cessa di coltivarli o di condurli direttamente prima che siano trascorsi cinque anni dall’acquisto.

CONTENZIOSO ESEMPLARE

Proprio da un accertamento dell’Agenzia delle Entrate su una causa di decadenza sfociato in un contraddittorio tra l’Ufficio ed i contribuenti si è pronunciata la Commissione Tributaria di Milano con la Sentenza n. 1707/13/17 del 28.02.2017. Nel caso in esame l’Agenzia delle Entrate aveva emesso un avviso di liquidazione con il quale recuperava le maggiori imposte dirette su un atto di acquisto di terreni agricoli per i quali i contribuenti avevano usufruito dell’agevolazione in commento contestando che successivamente e prima dei 5 anni dalla compravendita, gli stessi terreni erano stati concessi in locazione ad una società semplice agricola interrompendo quindi la coltivazione diretta dei medesimi.

SOCIETA’ AGRICOLA

Considerato che i soci della società semplice agricola erano gli stessi proprietari dei terreni concessi in locazione, l’avviso veniva impugnato contestando l’interruzione della conduzione diretta sulla base del principio contenute nell’Ordinanza n. 1565/2016 della Corte di Cassazione che ribadisce la possibilità di concedere in locazione i terreni acquistati con l’agevolazione PPC ad una società di persone di cui l’acquirente (o gli acquirenti) siano soci. Nell’Ordinanza viene altresì precisato che tale principio è rispettato anche se nella compagine sociale vi sono altri soggetti oltre gli acquirenti di cui sopra.

SENTENZA CONDIVISIBILE

Tale pronuncia deriva dal fatto che il legislatore persegue lo scopo di favorire forme di coltivazione associata in agricoltura e quindi deve essere considerata indifferente ai fini dell’applicabilità delle agevolazioni fiscali la conduzione diretta da parte del soggetto proprietario o la conduzione da parte del medesimo soggetto quale socio di società di persone. La Commissione Tributaria Provinciale di Milano accoglieva pertanto il ricorso dei contribuenti confermando la spettanza dell’agevolazione fiscale. Sentenza che si ritiene assolutamente condivisibile.

Alberto Tealdi
a.tealdi@studiocugnasco.it

(da: L’Imprenditore Agricolo)