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Patentini e revisioni il futuro è un’ipotesi!


«Che il momento sia difficile ne siamo ben consapevoli tutti quanti, ma ancor di più dovrebbero esserlo i nostri legislatori, evitando di appesantire con ulteriori incombenze il menage già faticoso delle nostre imprese, generando inoltre disorientamento con nuove normative, che all’entrata in vigore si presentano ancora senza regole di attuazione».
Il presidente di Confartigianato Imprese Cuneo Domenico Massimino con queste parole va al cuore del problema e dichiara il totale appoggio dell’Associazione per richiedere a Roma maggiore chiarezza e senso di responsabilità nei confronti degli imprenditori artigiani ed agricoli.
Al centro dell’incontro, svoltosi lunedì 11 marzo nella Crusà Neira di Savigliano, con l’organizzazione di Confartigianato Imprese Cuneo e ARPROMA (Associazione Regionale Produttori Macchine ed Attrezzature Agricole), official sponsor della imminente Fiera della Meccanizzazione Agricola di Savigliano, un problematica complessa, quella dei patentini e delle revisioni dei mezzi agricoli, che investe trasversalmente due importanti mondi produttivi: l’artigianato e l’agricoltura.
A testimoniare l’importanza dell’argomento la sala gremita di pubblico, presente fino alla fine della serata.
Dopo i saluti introduttivi, sono intervenuti due tecnici del settore, Renato Delmastro del CNR – IMAMOTER (Consiglio nazionale di ricerca – Istituto per le macchine agricole e movimento terra) e Carlo Carnevali dell’ENAMA (Ente nazionale macchine agricole).
Entrambi hanno delineato il percorso delle normative, i dettagli purtroppo ancora scarni sulla loro applicazione e le difficoltà oggettive da parte delle imprese di organizzarsi per adempiere agli obblighi legislativi.
Il tutto parte dall’avvio di un profondo cambiamento per quanto concerne le macchine agricole in uso nelle aziende agrarie: alcune nuove leggi (la nuova Direttiva Macchine, e le relative norme tecniche, per le macchine di nuova immissione sul mercato e il Testo Unico sulla Sicurezza per le macchine usate), hanno infatti introdotto una serie di nuovi adempimenti che i costruttori, i rivenditori e gli stessi utilizzatori di macchine agricole sono tenuti a seguire.
A questi adempimenti, si sono aggiunti di recente altre due normative di forte impatto che prevedono, l’una “l’abilitazione alla guida” di alcune categorie di macchine, tra cui le trattrici agricole, i sollevatori telescopici, i cestelli ed i muletti, l’altra relativa alle “revisioni delle macchine agricole circolanti su strada”.
Sul tema delle revisioni è intervenuto Luigi Cometto presidente del CAR (Centro Artigiano Revisioni), il quale ha sottolineato come, in mancanza di decreti attuativi, esista tuttora un’oggettiva difficoltà ad attrezzare delle strutture in grado di procedere ai controlli periodici dei macchinari agricoli.
In chiusura delle relazioni, l’intervento di Luca Crosetto presidente di ARPROMA «Tra i molti primati positivi che contraddistinguono la provincia di Cuneo in Italia e all’estero, vi è quello della produzione di macchinari per l’agricoltura. In virtù di questa peculiarità, ben rappresentata dall’ARPROMA, avremmo potuto essere validi interlocutori del legislatore per la compilazione delle suddette normative. Invece, nulla ci è stato chiesto ed ora ci ritroviamo con nuove ed impegnative incombenze, senza addirittura avere le linee guida che ci permettano una loro corretta applicazione. Confidiamo in una rapida e corretta risoluzione del problema, in caso contrario insieme a Confartigianato, con la quale recentemente abbiamo sottoscritto un accordo di reciproca collaborazione, attiveremo tutte quelle azioni sindacali necessarie a riportare il legislatore verso un ripensamento delle normative più consono alle esigenze delle imprese».
Al termine della serata, che è stata anche l’occasione per festeggiare il ventennale di ARPROMA, sono stati premiati Giacinto Chiri, già funzionario della CCIAA; Ezio Bruno, primo presidente dell’ARPROMA; Ferruccio Dardanello, presidente Camera di Commercio di Cuneo e Unioncamere nazionale, insignito del riconoscimento di “socio onorario”.

(nella foto: i premiati per il ventennale di Arproma)