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Ottomila aziende agricole di montagna, nel 2020 rischiano l’azzeramento dei sostegni del Psr in Piemonte


Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 del Piemonte: a preoccupare è la mancanza di risorse a sostegno dei produttori che insistono nelle aree montane. Attraverso la misura 13, riferita all’indennità compensativa, nelle aree montane, è stato possibile, per effetto di un costante presidio, garantire la presenza di sistemi di produzione agricola, promuovere uno sviluppo sostenibile e preservare l’assetto idrogeologico.

“I fondi a disposizione sono insufficienti e le criticità riguardano sia la campagna 2019 sia quella 2020 – spiegano Roberto Moncalvo presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa delegato confederale -. Ad essere coinvolte sono circa 8 mila aziende che vedono ridotto il sostegno di oltre il 50% nel 2019 e che rischiano addirittura l’azzeramento nel 2020. E’ insostenibile questa situazione che più volte abbiamo fatto presente, considerando che già in occasione della campagna 2018 si era resa necessaria una riduzione del 15% del premio finale, tanto che ora abbiamo chiesto un rapido intervento del presidente della Regione, Sergio Chiamparino, affinché metta in campo tutte le azioni, anche straordinarie, utili ad individuare le risorse economiche necessarie. Si tratta di una misura fondamentale per la sopravvivenza dell’agricoltura montana e per evitare lo spopolamento di specifiche aree che vivono proprio grazie al lavoro dei nostri imprenditori attraverso i quali è possibile assicurare una costante gestione e salvaguardia del territorio a vantaggio dell’intera collettività. Tematiche che hanno un importante valore per il sistema economico ed ambientale piemontese considerando, oltretutto, che il 50% della superficie regionale è montuoso ed il 30% collinare”.