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Noccioleti, gemme gonfie come intervenire


Sulla base dei primi rilievi fatti nei noccioleti del Cuneese e dell’Astigiano, risulta una infestazione di eriofidi, nella media degli anni scorsi.

La presenza di gemme (galle) parassitizzate è risultata infatti quasi sempre vicina o superiore al 15%, cioè alla soglia di intervento.

Si consiglia quindi di porre la massima cura e tempestività nell’eseguire una buona difesa con un primo trattamento atto a contenere la migrazione degli acari verso nuove gemme da colonizzare.

Purtroppo l’andamento climatico di questi ultimi giorni ha reso impossibile l’esecuzione di un trattamento fitosanitario completo e generalizzato per l’impraticabilità di molti corileti, ragion per cui si consiglia di eseguire, appena possibile, un primo intervento
con zolfo in polvere in tutti gli appezzamenti percorribili con mezzi leggeri e solforatore.

Nei corileti in cui, negli anni passati, sono stati riscontrati danni da batteri o marciumi sui frutticini, si può addizionare allo zolfo in polvere un prodotto rameico nella percentuale del 15 – 20 % , a seconda della concentrazione del medesimo.

In un secondo momento, potendo entrare in tutti i noccioleti con i mezzi idonei per un trattamento liquido, si provvederà ad un trattamento con soluzione preparati specifici a base di zolfo bagnabile o liquido, raccomandando di distribuire almeno 6 – 7 Hl. Ad Ettaro, bagnando tutte le parti della pianta.

Al momento quindi impiegare Zolfo in polvere, al dosaggio di 35 – 50 Kg. ad Ettaro.
Per il trattamento liquido con soluzione di zolfo, si raccomanda di utilizzare solo prodotti registrati per il nocciolo.

(Fonte: Mondagri, Alba)