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Nocciola Tonda Gentile delle Langhe, la sentenza del Tar restituisce la denominazione alle Langhe


“Il pronunciamento del Tar ci soddisfa perché ristabilisce una situazione giusta, ancorché a nostro avviso ovvia: si possono chiamare nocciole Tonda Gentile delle Langhe solo quelle che nascono sulle nostre colline. Questo risultato è frutto del lavoro sinergico portato avanti da una moltitudine di attori, tra cui Confagricoltura, che hanno dimostrato unità di intenti nel tutelare una delle produzioni regine del nostro territorio cuneese. Il rischio era infatti di penalizzare un settore in salute e vitale per l’economia provinciale e tutti i produttori che, in questi anni, hanno investito tempo e risorse per la sua valorizzazione”.

CONFAGRICOLTURA: “RISTABILITA LA GIUSTIZIA”

Enrico Allasia, presidente di Confagricoltura Cuneo, e Aldo Gavuzzo, presidente della sezione Frutta in guscio di Confagricoltura Cuneo, esprimono tutta la loro soddisfazione per la decisione del Tar del Lazio che ha accolto il ricorso presentato da tanti Comuni, enti e associazioni del nostro territorio sancendo che la dicitura “Tonda Gentile Langhe” dovrà essere cancellata dal Registro vivaistico nazionale.

Intanto prosegue il progetto per l’inserimento della menzione “delle Langhe” sulle etichette delle nocciole Piemonte Igp prodotte in questa specifica area geografica.

“Dopo il parere favorevole dell’Europa, che ha indicato l’iter burocratico da seguire, è infatti stata approvata dall’assemblea del Consorzio di tutela la proposta di modifica dell’articolo 8 dello statuto relativo all’etichettatura – spiega Roberto Abellonio, vice presidente della FNP Frutta in guscio di Confagricoltura –. La volontà è quella di chiudere la partita il prima possibile, magari già entro fine anno. Stabilita quindi anche l’area geografica di competenza che rientra nella delimitazione storica delle Langhe, compresa tra Belbo, Bormida e Tanaro”.

L’inserimento della menzione geografica all’interno dell’attuale disciplinare consentirà quindi la dicitura Nocciola Piemonte Igp “delle Langhe” per quelle prodotte effettivamente sulle colline di Langa. Ottenuto questo, si potrà poi pensare alla nascita di una nuova Igp.

 

COLDIRETTI: “HA VINTO IL TERRITORIO”

“Un risultato per il quale ci siamo a lungo battuti, che arriva in risposta alle nostre richieste di chiarezza e che fa vincere prima di tutto il territorio”.

Con soddisfazione, i vertici di Coldiretti Cuneo commentano la sentenza del Tar del Lazio, che ha accolto il ricorso presentato nel 2016, sottoscritto da Coldiretti Cuneo e Piemonte  contro la registrazione della dicitura «Tonda gentile delle Langhe» nel Registro nazionale delle varietà delle piante da frutto.

“La nocciola è uno dei nostri beni più preziosi – evidenziano Bruno Rivarossa e Tino Arosio di Coldiretti Cuneo –  una delle maggiori risorse economiche del territorio. Nella nostra regione, la superficie complessiva coltivata è di circa 18 mila ettari di cui 15 mila sono impianti attivi. La produzione totale è di oltre 200 mila quintali. Nella Granda che è una provincia corilicola per eccellenza,  vi è una superficie  dedicata di 14 mila ettari e circa 65 mila quintali  (dati del 2017). Con questa sentenza si fa chiarezza anche per il consumatore che altrimenti avrebbe ritrovato sul mercato nocciole dal nome fuorviante rispetto alla loro reale provenienza. Difendere, dunque, il nostro territorio e le imprese che ci credono ed investono è l’obiettivo primario, mettendo in atto azioni di valorizzazione affinché questa eccellenza Made in Piemonte sia sempre più tutelata e conosciuta anche oltre i confini nazionali”