Sezioni


Moscato, Coldiretti chiede lo svincolo della riserva vendemmiale dei mosti dei produttori


Coldiretti non accetta la posizione recentemente espressa dal Consorzio per la Tutela dell’Asti DOCG di non concedere lo svincolo della riserva vendemmiale relativa ai mosti dei produttori vitivinicoli, così come invece era stato concordato in occasione delle trattative per il contratto 2017 per la DOCG Asti e stabilito nei patti successivi esternati dal Consorzio.
Pertanto, con lettera inviata al presidente del Consorzio Romano Dogliotti e all’assessore all’Agricoltura Giorgio Ferrero, Coldiretti ha chiesto di procedere quanto prima allo sblocco del prodotto.

Le motivazioni addotte a giustificare il diniego al “deblocage” delle partite stoccate Moscato D’Asti prodotte dalle uve raccolte nei vigneti direttamente condotti (un arbitrato pendente per l’utilizzo dei fondi per la promozione), infatti, non devono essere accolte passivamente e non devono essere una soluzione troppo sbrigativa.
Coldiretti ritiene che per la suddetta categoria di viticoltori – vinificatori lo svincolo sia dovuto in riferimento agli accordi suddetti e alle circostanze che nella fattispecie caratterizzano quelle scorte. Quei mosti nulla hanno a che vedere con l’arbitrato in corso, poiché non c’entrano con le trattenute o i prelievi per la promozione e poi non generano giacenze, ma anzi contribuiscono allo sviluppo del mercato. Queste aziende vitivinicole hanno raccolto richieste dal mercato e nuovi ordini e sarebbe gravemente autolesionistico pensare di non consentire loro di soddisfarli con i mosti della vendemmia 2017 .

La crescita di 2,5 milioni di bottiglie dell’intera DOCG è dovuta alla tipologia Moscato d’Asti, intanto che l’Asti secco prenda piede, come sta facendo, e l’Asti tradizionale ritrovi il suo equilibrio.