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Mercoledì 9 gennaio il tavolo anti-burocrazia


La svolta dell’impegno anti-burocrazia della Regione nel comparto agricolo può essere fatta risalire all’ottobre 2010, quando l’assessore Sacchetto si recò a Parigi per confrontare i pesanti regolamenti italiani con il sistema burocratico francese, che ha una struttura maggiormente flessibile e meno complessa.
Dopo la ricognizione in terra di Francia, nel febbraio 2011, l’assessore Sacchetto decise di insediare un tavolo permanente per combattere gli eccessi normativi in agricoltura, seguito successivamente nel mese di marzo dal tavolo antiburocrazia del settore vitivinicolo, con l’obiettivo di far emergere e correggere tutti quegli adempimenti e quelle stratificazioni dei controlli che portano il sistema a non essere più comprensibile da parte degli operatori del settore.
La pubblica amministrazione impone spesso regole e procedure inutilmente complicate: imprese e cittadini perdono così tempo e denaro. Semplificare la burocrazia vuol dire tagliare passaggi procedurali, controlli, adempimenti inutili: vuol dire cioè eliminare tutto quello che è superfluo o addirittura dannoso per un buon andamento delle imprese. In agricoltura la burocrazia è una delle prime cause della difficoltà di fare nuova impresa oppure di ottenere risultati soddisfacenti da parte di imprese già avviate. Meno burocrazia significa risparmio, trasparenza e, soprattutto, recupero di risorse che possono essere destinate allo sviluppo e alla competitività.
Sono passati quasi due anni dall’insediamento dei tavoli, ma ancora non sono stati compiuti significativi passi in avanti. Il tavolo antiburocrazia nel settore vitivinicolo si riunirà nuovamente mercoledì prossimo 9 gennaio per esaminare le proposte presentate dalle varie Organizzazioni agricole.
La Cia del Piemonte, che ha avanzato delle precise proposte, auspica che nella nuova riunione del tavolo si riescano ad individuare poche misure, ma chiare e concrete per la riduzione della burocrazia, da applicare velocemente, evitando il pericolo, sempre incombente, di trasformare la semplificazione amministrativa in una sorte di tela di Penelope, per cui da una parte si semplifica, mentre dall’altra si introducono regole che aggravano gli oneri burocratici.
Va, inoltre, reso effettivo il principio secondo cui ogni procedimento amministrativo va chiuso in tempi certi. Il tempo costituisce, infatti, una variabile fondamentale nel calcolo economico relativamente alla scelta se avviare o meno un nuovo investimento.