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Meccanizzazione agricola cosa resta della Fiera


La Fiera nazionale della Meccanizzazione agricola chiude i battenti della trentatreesima edizione facendo registrare un successo che, tenuto conto soprattutto dell’attuale congiuntura economica, è andato al di là di quelle che potevano essere le aspettative di partenza.
La manifestazione infatti, che già sul piano degli espositori aveva fatto registrare non solo una tenuta ma anche una crescita con 25 espositori in più, ha visto inoltre aumentare anche visitatori rispetto allo scorso anno, grazie anche alle giornate di bel tempo.
Questa edizione ha saputo dimostrare, sia sul piano delle aziende espositrici sia su quello dei visitatori, di continuare ad essere evento commerciale e di approfondimento di tematiche del settore in cui le prime credono e che i secondi ritengono un appuntamento da non mancare.

LA FORZA IN VETRINA
356 espositori da 30 Province: la Fiera, dall’ evidente carattere nazionale, è sempre più punto di riferimento per un settore da un fatturato di 8,3 miliardi di euro.
Al taglio del nastro di venerdì erano presenti, oltre alle autorità e istituzioni locali, anche rappresentanti politici nazionali quali il Viceministro delle Politiche Agricole, Andrea Olivero che ha ricordato quanto il mondo agricolo che investe nell’innovazione sia sempre più un aspetto strategico del nostro Paese” e il Vice Ministro della giustizia Enrico Costa, che ha ribadito la necessità di semplificazione normativa perché oggi gli imprenditori sono costretti a spendere troppe risorse nelle pratiche burocratiche.

PAROLA D’ORDINE: INNOVAZIONE
Il tema dell’ innovazione è stato affrontato anche nel dialogo di venerdì sera tra Ermete Relacci e Alessandro Cecchi Paone. Il Presidente di Symbola insieme al noto conduttore di programmmi di divulgazione scientifica hanno articolato i propri interventi partendo dal concetto chiave che “ Italia deve fare l’ Italia” ovvero il Paese può superare la crisi puntando sulle proprie eccellenze: l’ industria manifatturiera, il turismo, le bellezze architettonica e paesaggistica e un agroalimentare sempre più attento al rispetto dell’ ambiente. Cecchi Paone ha sottolineato come una “buona” agricoltura non sia solo frutto di radicamento alla tradizione ma anche di costante innovazione tecnologica che si realizza in collaborazione con i politecnici delle Università italiane.

AGREENCULTURE
Una grande curiosità dei media ha sollevato “Il rapporto sulle tecnologie agricole verdi – Agreenculture” il secondo rapporto espressamente dedicato alle innovazioni tecnologiche green nella meccanizzazione agricola promosso dalla Fondazione Symbola e Coldiretti, in collaborazione con l’Ente Manifestazioni di Savigliano e l’Enama e con il patrocinio del ministero dell’Ambiente.
Un’ indagine qualitativa che racconta la storia di una decina di aziende della meccanizzazione agricola italiana distintesi sul terreno delle innovazioni rispettose dell’ambiente relative menzioni prendono in esame tre categorie: sostenibilità processi produttivi, tecnologie per l’ambiente e efficienza delle macchine agricole.
In questa seconda edizione hanno ricevuto la menzione del Rapporto sulle tecnologie agricole verdi – AgreenCulture le aziende: Landini – ARGO Tractors specializzata nella produzione di macchine agricole e la Same Deutz – Fahr Italia specializzata nella produzione di trattori, motori diesel, macchine agricole e macchine da raccolta, menzionate entrambe nella sezione sostenibilità processi produttivi; la Aragspecializzata in accessori per l’irrorazione e la Salvarani che opera da anni nel campo delle tecnologie per il miglioramento delle prestazioni dei macchinari per la protezione delle colture, menzionate per la sezione efficienza dei macchinari agricoli; la Maschio Gaspardo e la Agricolmeccanica premiate nella sezione tecnologie per l’ambiente.

LA RIPRESA E’ VICINA?
Dice Gloria Monasterolo, presidente dell’ Ente: “La Fiera di Savigliano conferma il trend positivo del settore della meccanizzazione agricola nazionale: in questa 33° edizione sono stati inseriti 25 nuovi espositori e ben 40 sono rimasti in lista d’attesa; questi numeri confermano che il comparto é in crescita e che le nostre aziende continuano ad investire per migliorare i loro prodotti e la relativa comunicazione.I numerosi visitatori, i contatti presi in fiera e nella giornata del BtoB, il fervore delle trattative tra gli stands ci inducono a pensare che il momento della ripresa non sia lontano”.
Come sempre, il pubblico è intervenuto numeroso agli incontri e dibattiti iniziati già qualche giorno prima della manifestazione e continuati fino alla chiusura.

IL FUTURO DELLA MECCANIZZAZIONE
A partire dal primo appuntamento, la tavola rotonda “Il futuro della meccanizzazione agricola” organizzato da ARPROMA in collaborazione con la Confartigianato Imprese Cuneo, Enama e Cnr Imamoter.
Tema cardine dell’ incontro è stata proprio la meccanizzazione agricola che a tutt’ oggi rappresenta uno dei settori più importanti per la Regione Piemonte e per la Provincia di Cuneo.
Consapevi inoltre che gran parte delle attività produttive moderne necessitano ormai di accurata pianificazione e che le aziende agricole devono confrontarsi continuamente con le condizioni metereologiche L’ Ente Manifestazioni ha organizzato anche in collaborazione con Datameteo e Meteonetwork Onlus un incontro dal titolo “ La meteorologia da planetaria a locale: capire il tempo che farà…per vivere più sicuri”.

BUSINESS TO BUSINESS
Altro interessante progetto, che proposto per la quinta volta consecutiva, è quello del Business to Business, in collaborazione con la Camera di Commercio di Cuneo ed il Centro Estero Alpi del Mare (Azienda Speciale della Camera di Commercio di Cuneo). Quest’ anno operatori esteri di Algeria, Marocco e Ucraina hanno incontrato alcuni costruttori del Piemonte, in particolare della Provincia di Cuneo.
Presente in Fiera per tutta la giornata di venerdì Ferruccio Dardanello, Presidente di Unioncamere che ha ribadito il primato della Provincia di Cuneo nel settore della produzione di macchine agricole con prodotti innovativi conosciuti ed apprezzati su scala nazionale e internazionale.
A partire dall’inaugurazione i visitatori si sono susseguiti all’interno dell’area fieristica, soffermandosi nei vari stand allestiti con grande cura.

FAMIGLIE E CURIOSI
La Fiera intercetta l’ interesse degli addetti ai lavori ma non solo: specialmente nella giornata di domenica presenti anche numerose famiglie curiose di vedere le novità del settore.
La mascotte della Fiera si chiama Giovanni Viberti, ha undici anni e viene a Savigliano ogni anno da quanto ne aveva cinque. L’ interesse per le macchine agricole gli è stato trasmesso dal nonno, viticoltore di Castiglion Falletto.

LAVORO DI SQUADRA
Dice Lorenzo Morello, vice presidente dell’Ente manifestazioni: “Il lavoro di squadra ci sta premiando e ci porterà ad importanti risultati. Un settore che rappresenta un’eccellenza italiana e’ stato celebrato fra conferme e nuove proposte, con uno sguardo all’innovazione e all’internazionalizzazione”.
Si unisce Gloria Monasterolo: “Questo importante risultato é il frutto dell’impegno di tutta la squadra composta da Paola Piumatti, Alessandra Giuffra ed Elisa Bailone che inizia a lavorare molti mesi prima della Fiera e si dedica completamente alla riuscita dell’evento. L’impegno degli espositori unito alle tante collaborazioni di associazioni ed enti, con la riuscita regia dell’Ente, ha consentito anche quest’anno di regalare al pubblico una fiera all’altezza della sua storia e importanza che cerca sempre nuovi stimoli e traguardi . L’ Ente ha un atteggiamento di ascolto e collaborazione con diverse realtà italiane che si occupano di agricoltura e qualità, come Symbola e la Fiera di Bastia Umbra, i cui rappresentanti erano presenti alla nostra Fiera. Un ringraziamento ai tanti sponsor che credono nella potenzialità della Fiera, in modo speciale alla Banca Cassa di Risparmio di Savigliano e ai media locali e nazionali che hanno dato ampliamente notizia di quanto è accaduto”.