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Mangimi, concimi, energia… La mappa degli aumenti


Aumentano ancora i costi agricoli. Neppure il tempo di rallegrarsi per i segnali di ripresa fatti registrare dai prezzi pagati agli agricoltori ed ecco arrivare la nuova stangata sui mezzi di produzione che a luglio sono rincarati del 3,1 per cento, secondo le ultime rilevazioni Ismea.
Gli aumenti più evidenti riguardano i prodotti energetici, balzati alle stelle (+9,5 per cento) soprattutto a causa dell’energia elettrica, che oggi costa alle imprese il 26,2 per cento rispetto a dodici mesi prima. Segno positivo anche per i soliti carburanti, rincarati del 5,5 per cento.
Boom dei prezzi pure per i capi da ristallo (+9,3 per cento) e per i concimi, le cui quotazioni sono più alte del 5 per cento nel confronto con il luglio 2011. “Merito” degli azotati, aumentati del 9,6 per cento, e dei fosfatici (+4 per cento), ma va sottolineato come il segno positivo riguardi praticamente tutte le voci, dai complessi binari e terziari ai fogliari.
Rincarano pure i mangimi, con un +3,7 per cento generale e punte del 23,4 per cento per panelli-farine e del 12,8 per cento per i nuclei per bovini e vitelli. Anche qui i prezzi salgono comunque per tutti gli altri prodotti dell’indice Ismea. Non fanno eccezione le sementi, dove si spende il 2,5 per cento in più
Aumenti più contenuti per le sostanze fitosanitarie (+1 per cento) e per le voci ricomprese nella categorie spese varie (+0,3 per cento); invariati i salari.