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Ma Ogm significa anche meno chimica


“Ogm significa anche meno chimica”. Lo si sottolinea in un “manifesto” firmato dai presidenti di Confagricoltura Veneto, Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Campania e Puglia, in vista della stagione dei trattamenti antipiralide del mais, sui circa 900 mila ettari investiti a tale coltivazione con l’impiego di più di 100 mila litri di insetticida.
“Gli Ogm non sono contro la biodiversità – rilevano i sottoscrittori del manifesto – e possono favorire un’attività produttiva maidicola più rispettosa dell’ambiente. Altrimenti è inevitabile il trattamento chimico: le ferite provocate dalle larve dell’insetto sulla coltura causano perdite di produzione, ma soprattutto creano l’habitat ideale per lo sviluppo di funghi. Il risultato è che la granella rischia di essere contaminata da micotossine, altamente tossiche per l’uomo e gli animali da allevamento”.
Il mais è un prodotto indispensabile che serve per l’alimentazione umana e animale ma, non producendone abbastanza, lo importiamo in parte dall’estero dove si produce avvalendosi dell’ingegneria genetica che “insegna” alle piante a difendersi da sole dai parassiti.
“Il problema della piralide interessa
anche la Spagna – osservano i firmatari – dove è stato risolto consentendo le semine di mais Bt, la soluzione più semplice, più
economica e più rispettosa dell’ambiente e della salute dei consumatori”.
Sono di questi giorni notizie di cronaca riguardanti sequestri di prodotti alimentari in cui si sono registrati livelli di tossine superiori al minimo consentito per legge. Confagricoltura
denuncia da anni il problema, invitando tutti gli attori della filiera del mais a mettere in atto ogni misura necessaria a ridurre la
presenza di tali sostanze.
“Non vogliamo gli Ogm a tutti i costi – afferma Confagricoltura – vogliamo però che venga data fiducia alla scienza nel valutare i pro e i contro dell’ingegneria genetica in maniera rigorosa, non emotiva. Non si deve fare degli Ogm una battaglia ideologica, perché ci sono problemi enormi, come quelli della piralide, che vanno affrontati con risposte scientifiche”.