Sezioni


Ma i giovani agricoltori non sono “schizzinosi”


Almeno duecentomila giovani hanno trascorso l’estate 2011 a lavorare nei campi,dimostrando di essere tutt’altro che schizzinosi e di non essere preoccupati di sporcarsi le mani di terra.
E’ quanto sottolinea la Coldiretti in merito alle parole del Ministro del lavoro, Elsa Fornero, relative al fatto che i ragazzi che escono dalla scuola e devono trovare un’occupazione non devono essere troppo esigenti. Per molti giovani lavorare nei campi – rileva la Coldiretti – ha significato prendere contatto con il mondo del lavoro in un momento di crisi dove è difficile trovare alternative occupazionali, impegnandosi nelle attività di raccolta di frutta, verdura e nella vendemmia. A far crescere la presenza di giovani in campagna è stata anche la possibilità di utilizzare i voucher, dal primo giugno per i giovani dai 16 ai 25 anni di età regolarmente iscritti ad un ciclo di studi. In agricoltura il lavoro c’è, sia per chi vuole seriamente intraprendere con iniziative innovative, come dimostra l’aumento del 4,2 per cento nel numero di imprese individuali condotte da under 30 nel secondo trimestre dell’anno, sia anche per chi chiede possibilità di occupazione. Non si tratta di un fatto marginale, ma di una opportunità, per molti giovani, ma anche disoccupati, immigrati e donne, che è in grado di garantire valore economico, ambientale e di sicurezza alimentare all’intera società. Ad aumentare in campagna – evidenzia la Coldiretti – sono sia il numero di lavoratori dipendenti (+10,1 per cento) che, in misura piu’ contenuta, quelli indipendenti.