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L’unico regime rimane quello del vino


Dopo quasi 50 anni di applicazione, il 30 settembre scorso è arrivato alla fine il regime Ue delle quote zucchero. Resteranno in vigore solo misure a protezione dei produttori europei come un dazio all’import piuttosto elevato (tranne che per i paesi meno sviluppati), la possibilità di ricorrere ad aiuti diretti accoppiati alla produzione (usato da 11 paesi Ue, Italia inclusa) e i meccanismi anticrisi come l’aiuto all’ammasso privato, disponibili anche per gli altri settori.

Tra il 2006 e il 2010 il settore dello zucchero nell’Ue è stato completamente ristrutturato anche grazie a un finanziamento comunitario di 5,4 miliardi di euro.
“Sono certo che, da quando è stata decisa la data di smantellamento delle quote zucchero – ha detto il commissario Ue all’agricoltura Phil Hogan – il settore si sia ben preparato a sfruttare le opportunità offerte dalla fine del regime”.

Dopo le quote latte, va quindi in pensione un altro dei sistemi di limitazione della produzione stabiliti tra la fine degli anni sessanta e gli anni ottanta dall’allora comunità economica europea a sostegno di prezzi remunerativi per gli agricoltori. Il settore del vino, con il sistema di autorizzazioni all’impianto, resta ora l’unico settore agricolo Ue ad avere un regime di controllo del potenziale produttivo.

(Fonte: Cia Piemonte)