Sezioni


Lodovico Actis Perinetto neo-presidente Cia Piemonte


Lodovico Actis Perinetto, 58 anni, agricoltore con azienda in Rodallo, frazione di Caluso (To), ad indirizzo cerealicolo misto, legumi da granelli e semi oleosi, è stato eletto presidente regionale della Cia Piemonte. Subentra a Roberto Ercole, non più rieleggibile a norma di Statuto.
Gli ottantasei delegati espressi dalle assemblee provinciali ed interprovinciali della Cia del Piemonte hanno conferito a Lodovico Actis Perinetto l’importante incarico nel corso dell’Assemblea regionale che si è tenuta a Torino il 7 febbraio 2014. L’Assemblea ha anche eletto il nuovo vice presidente regionale, nella persona di Gabriele Carenini, i trentadue membri della direzione regionale ed i diciannove delegati all’Assemblea nazionale che si terrà i prossimi 25,26 e 27 febbraio a Roma.

IMPRENDITORI AGRICOLI AL VERTICE
L’investitura di Lodovico Actis Perinetto e di Gabriele Carenini rappresenta l’approdo del percorso assembleare che ha portato, per la prima volta, gli imprenditori agricoli ad occupare gli incarichi di presidenza ad ogni livello organizzativo della Confederazione Italiana Agricoltori, in tutto il Piemonte. In precedenza Lodovico Actis Perinetto aveva guidato la Cia provinciale di Torino per ventiquattro anni, fino al dicembre scorso, e nell’ultimo quadriennio aveva ricoperto il ruolo di vicepresidente regionale vicario. Gabriele Carenini, imprenditore agricolo in campo orticolo di Valmacca (Al), è attualmente il presidente regionale dell’Agia.

LA RELAZIONE DEL PRESIDENTE USCENTE
L’Assemblea è stata introdotta dalla relazione del presidente uscente Roberto Ercole che ha tracciato un quadro molto critico della situazione politica ed economica del Paese e della Regione e dello stato dell’agricoltura piemontese, ma nel contempo ha usato anche parole di speranza, dicendosi convinto sia della capacità di reazione del popolo italiano, sia della voglia di intraprendere degli agricoltori che neppure la crisi può fermare. Ercole ha ringraziato tutti coloro, agricoltori e funzionari, che hanno collaborato con lui nei suoi anni di Presidenza e che hanno consentito alla Organizzazione di crescere e di diventare sempre di più un importante punto di rifermento per il mondo agricolo.

L’INTERVENTO DI LODOVICO ACTIS PERINETTO
Subito dopo Ercole è intervenuto Lodovico Actis Perinetto. Dopo aver ringraziato il suo predecessore Roberto Ercole per l’impegno profuso nei suoi mandati da presidente, Lodovico Actis Perinetto ha spiegato: “Con oggi la Cia piemontese riafferma con ancora maggior forza la centralità della tutela dell’imprenditore agricolo in tutte le sue accezioni e dell’agricoltura piemontese con tutte le sue produzioni. Una missione che intendiamo esercitare all’interno della società e di tutte le sedi istituzionali portando da subito proposte perché la burocrazia e le mille prescrizione alle quali è sottoposto il settore diventino in futuro meno asfissianti”.
“Dovremo essere – ha proseguito il neo presidente regionale – dinamici, fattivi e capaci di misurarci lucidamente con le problematiche complessive del mondo agricolo. Dovremo saper trasformare le richieste degli agricoltori in proposte concrete con le quali proseguire un confronto costruttivo con la Regione in un momento particolarmente signficativo, perché siamo alle battute iniziali per la programmazione del nuovo PSR e dell’intera politica agricola dei prossimi anni”.
“La Cia regionale del Piemonte – ha concluso Perinetto – deve diventare il motore principale di un’azione di rappresentanza fortemente integrata con il territorio e intendiamo sviluppare diverse idee che consentano la creazione di posti di lavoro nel settore agricolo e la migliore valorizzazione delle energie e della passione delle tante persone che nella nostra regione tengono ancora viva l’agricoltura anche in zone marginali”.

IL DIBATTITO
Nel dibattito che è seguito alle dure relazioni sono intervenuti Lucia Dentis, Mauro Longo, Gabriele Carenini, Eugenio Pescio, Anna Graglia, Marzia Serasso, Giorgio Macchieraldo e Gabriele Balazaretti.
Ha concluso l’Assemblea il vice presidente nazionale Vicario Secondo Scanavino riprendendo i temi fondamentali del documento programmatico nazionale, alla base di questa tornata di assemblee. Il Paese ha bisogno di agricoltura, ha detto Scanavino, che è un bene comune perché produce alimenti per tutti e difende il territorio ed il paesaggio e va difesa dalle aggressioni del cemento e dell’urbanizzazione selvaggia. Purtroppo, ha continuato Scanavino, l’agricoltura è sempre più spesso la cenerentola nelle filiere agroalimentari . Nei periodi di crisi economica il rapporto tra prezzi alimentari al consumo e prezzi agricoli alla produzione peggiora ancor di più. Infatti, quando i prezzi al dettaglio diminuiscono, i margini per la grande distribuzione tendono a restare costanti e la riduzione tende ad essere trasferita quasi completamente sui prezzi alla produzione. Solo il 18% del prezzo finale dei prodotti agroalimentari finisce nelle tasche degli agricoltori. Per affrontare questa situazione, ha concluso Scanavino, occorre affinare la capacità imprenditoriale delle imprese, riprogettare le strategie dell’Organizzazione e trovare nuove forme di impegno.

TAVOLA ROTONDA
All’assemblea regionale è seguita una tavola rotonda con la partecipazione del sottosegretario all’Agricoltura on. Maurizio Martina, dell’assessore regionale all’agricoltura Claudio Sacchetto, di Matteo Bartolini, presidente del Consiglio Europeo dei Giovani Agricoltori, di Tommasio Mario Abrate, presidente di Fedagri Piemonte, di Secondo Scanavino, vice presidente nazionale vicario della Cia e di Lodovico Acits Perinetto presidente di Cia Piemonte.

(nella foto: Lodovico Actis Perinetto, fonte Cia Piemonte)