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Le novità fiscali del Decreto del fare


L’emanazione da parte del Governo del DL 21 giugno 2013, n. 69, cosiddetto “decreto del fare” ha introdotto importanti disposizioni in diversi ambiti, finalizzati al sostegno della ripresa economica.
IMPOSTA SUL VALORE AGGIUNTO. E’ stata cancellata la solidarietà dell’appaltatore e del committente per quanto riguarda l’imposta sul valore aggiunto in relazione al mancato versamento della stessa da parte dell’appaltatore o del subappaltatore; non è invece venuta meno la solidarietà per le ritenute fiscali scadute relative agli stipendi degli eventuali dipendenti di cui si sono avvalsi l’appaltatore od il subappaltatore. In quest’ultimo caso quindi continua ad essere necessari, prima del pagamento della fattura, ottenere la dichiarazione che le ritenute scadute al momento del pagamento siano state regolarmente versate (nel caso in cui sia stato impiegato personale dipendente) oppure ottenere una dichiarazione che per tali lavori non è stato impiegato personale dipendente.
RISCOSSIONI EQUITALIA. In ambito di riscossione è stata inibita ad Equitalia la possibilità di procedere all’esproprio dell’unico immobile di proprietà del contribuente quando è destinato ad abitazione principale ed il contribuente vi risiede, a meno che tale immobile non sia classificato nelle categorie A/1, A/8 ed A/9 considerate di lusso.
In tutti gli altri casi diversi dall’abitazione principale, l’agente della riscossione può procedere all’espropriazione immobiliare quando il credito per cui agisce è superiore a 120 mila euro (prima tale limite era 20 mila euro), esproprio che comunque può avvenire solamente se è stata iscritta ipoteca e decorsi sei mesi dalla sua iscrizione.
Sempre in tema di riscossione è stata prevista una modifica relativamente al tempo massimo entro il quale Equitalia è autorizzata a concedere la rateizzazione del debito iscritto a ruolo. Il Decreto Legge prevede che “qualora il debitore si trovi, per ragioni estranee alla propria responsabilità, in una comprovata e grave situazione di difficoltà legata alla congiuntura economica, la rateizzazione può essere allungata fino a centoventi rate”. Si ricorda che negli altri casi al concessionario è consentito dilazionare il pagamento in massimo 72 rate. La nuova disposizione prevede inoltre che si decade dalla rateizzazione concessa qualora nel periodo della rateizzazione il contribuente venga meno al pagamento di otto rate anche non consecutive.
CREDITO AGEVOLATO. Il DL prevede poi una importante possibilità per le imprese che intendono acquistare impianti e macchinari nuovi di fabbrica. L’agevolazione consiste nel favorire le imprese all’accesso del credito mediante garanzia rilasciata dal Fondo di garanzia ex Legge 662/96. In questo modo gli istituti bancari che vi aderiscono dovrebbero concedere finanziamenti per i predetti acquisti, a tasso favorevole, e con la garanzia di tale fondo pubblico. Inoltre sarebbero previsti dei contributi in conto interessi da parte del Ministero dello Sviluppo Economico. In ogni caso le modalità di accesso e le disposizioni operative di tale agevolazione saranno oggetto di un apposito decreto ministeriale.
Alberto Tealdi
a.tealdi@studiocugnasco.it