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Latte, come varia l’aliquota Iva


Il latte è uno dei prodotti principali dell’agricoltura italiana. Esso viene venduto in varie modalità: dal produttore al primo acquirente, in forma lavorata o anche confezionato al consumatore finale.
Il legislatore ha, però, imposto differenti aliquote IVA in base alla tipologia di vendita, alla modalità di confezionamento ed all’acquirente.

Rifacendosi al Decreto IVA, è possibile suddividere in due macrocategorie le più diffuse operazioni di cessione di latte:
– Cessioni di latte destinato al consumatore finale;
– Cessione di latte per usi diversi rispetto a quello che può effettuare il consumatore finale.

Per quanto riguarda le cessioni di latte destinato al consumatore finale, esse scontano l’aliquota IVA agevolata del 4%. È presumibile che il legislatore abbia voluto concedere un’aliquota di favore per le vendite di un prodotto importante per l’alimentazione umana come il latte.

Le cessioni di latte per usi diversi rispetto a quello che può effettuare il consumatore finale, invece, scontano un’aliquota IVA del 10%. Il caso più frequente di queste è proprio quello dell’azienda agricola che conferisce il prodotto ad un caseificio, il quale lo lavora e lo trasforma prima di cederlo al consumatore finale o a qualche ulteriore intermediario. Da ricordare che, in questo frangente, la percentuale di compensazione del latte è stata innalzata dall’8,8% al 10%.

Da precisare, infine, che, pur a parità di caratteristiche oggettive ed organolettiche, l’aliquota IVA di favore del 4% sembrerebbe applicabile anche in base ad una caratteristica ulteriore rispetto a quella della tipologia di cliente e destinazione: il confezionamento. L’IVA al 4%, infatti, in base al numero 3 della Parte II, tabella A del DPR 633/1972 sembrerebbe applicabile ove il latte , destinato al consumatore finale, sia altresì confezionato per la vendita al minuto, vale a dire in contenitori consoni. Sono numerosi, dunque, i parametri da monitorare per comprendere se sia applicabile o meno l’aliquota ridotta del 4% alla cessione di latte.

Angelo Pasero, Agrieuro (Savigliano)