Sezioni


L’annata agraria 2012 vista dalla Coldiretti


La scadenza di San Martino (11 novembre) rappresenta da sempre la fine di dell’annata agraria ed è quindi un’occasione per tracciare il bilancio dell’annata agricola appena conclusa.
“Complessivamente il 2012 è stato un anno in cui alcuni settori, hanno riscontrato forti difficoltà, altri invece hanno evidenziato segnali positivi – dicono Paolo Rovellotti e Bruno Rivarossa presidente e direttore Coldiretti Piemonte – Sebbene dal punto di vista agronomico sia stato sostanzialmente una campagna produttiva con produzioni medio abbondanti, altrettanto non si può dire a livello economico e di quotazione dei prodotti agricoli nei settori bovini da carne, latte e risicolo. Andamenti più positivi si sono riscontrati nel settore cerealicolo, corilicolo, frutticolo e orticolo. Gli effetti negativi sull’andamento dell’economia reale generati dalla crisi finanziaria, hanno accentuato ulteriormente le difficoltà del comparto agricolo italiano, con remunerazioni che sono risultate tendenzialmente in ribasso, in modo sostanziale su alcuni settori.
Un’annata quella del 2012 che conferma ed accentua le difficoltà dell’agricoltura italiana. La produzione agricola, a livello nazionale, dovrebbe registrare un incremento del 7-8% in più rispetto al 2011 e i prezzi all’origine una diminuzione compresa tra il 8-10%.
Le imprese agricole, inoltre, segnalano una strutturale difficoltà a recuperare redditualità ed efficienza ed a proporre, quindi, innovazione ed investimenti.
Grosse difficoltà si stanno riscontrando sull’accesso al credito e di conseguenza sulla liquidità. I pagamenti sono sempre più dilazionati nel tempo (6 mesi nel caso della frutta). Con l’introduzione dell’articolo 62 del “Decreto liberalizzazioni” si spera, dopo un normale periodo di stabilizzazione, che i rapporti contrattuali tra le parti diventino finalmente chiari sia nella tipologia di fornitura, sia nei tempi di pagamento.
“Dal punto di vista più organizzativo sindacale concludono Paolo Rovellotti e Bruno Rivarossa – Coldiretti ha operato per dare valore aggiunto alla produzione agricola che ha subito una forte contrazione in termini di prezzi ed inciso quindi negativamente in termini di reddito. Abbiamo operato con convinzione sviluppando concreti contratti di filiera nei vari settori produttivi confermando un percorso già iniziato lo scorso anno per il latte, le nocciole, la verdura e gli ortaggi. Stiamo lavorando per la frutta con grandi gruppi agroalimentari. Abbiamo potenziato i mercati di Campagna Amica che oggi in Piemonte sono oltre 120 a cadenza settimanale e bisettimanale. Inoltre sono oltre 500 i punti vendita diretta del circuito di Campagna Amica. A queste realtà va aggiunto il grande lavoro di coordinamento e delle sinergie economiche tra i vari consorzi agrari del Piemonte”.