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L’andamento dei prezzi in provincia di Cuneo


I prezzi medi rilevati in provincia di Cuneo dalla Camera di Commercio nel 2° trimestre 2013, rapportati allo stesso periodo del 2012 evidenziano una variazione su base annua con valori in aumento per la maggioranza dei prodotti esaminati.
CEREALI
Nel settore cerealicolo il rialzo più significativo è stato registrato dal granoturco nazionale che nel periodo aprile/giugno 2013 è salito di oltre 36 euro alla tonnellata, seguito dall’orzo nazionale cresciuto di 29 euro alla tonnellata.
Opposta tendenza il prezzo della paglia di grano che ha perso, in media, 20 euro alla tonnellata.
A livello mondiale è previsto un aumento della produzione cerealicola, sia per il frumento che per il granoturco. La crescita dei livelli produttivi dovrebbe coinvolgere grandi aree mondiali, quali gli USA, il Sud America, il Brasile e l’Argentina. Questi scenari potrebbero verosimilmente incidere sulle quotazioni, in particolare sul prezzo del frumento ormai prossimo alla raccolta.
FRUTTA
In questo trimestre, nel comparto frutticolo, terminate le campagne commerciali delle mele e dei kiwi, sono state prese in considerazione le quotazioni delle fragole con le varietà tipiche rilevate sul territorio provinciale. Entrambe le varietà di fragole hanno segnalato prezzi in diminuzione rispetto all’analogo trimestre del 2012, con oscillazioni fra i 19 centesimi in meno al kg. per le fragole del Roero e 1 centesimo in meno al kg. per le fragole del Cuneese. In calo
pure il prezzo della nocciola Piemonte IGP che in un anno ha perso 50 centesimi al kg. Le quotazioni della nocciola Piemonte IGP mostrano una produzione inferiore rispetto alla scorsa annata e, nonostante l’ottima qualità, scontano la forte concorrenza a livello internazionale con il prodotto turco e i notevoli volumi immessi sul mercato che inevitabilmente ne condizionano l’andamento.
POLLI E CONIGLI
Nel comparto avicunicolo, si è confermata la discreta tenuta dei conigli da macello di peso medio cresciuti di 4 centesimi al kg. e va menzionata la buona performance dei prezzi dei polli leggeri che sono saliti di ben 17 centesimi al kg. Nonostante gli aumenti che hanno
caratterizzato il trimestre esaminato, occorre tenere in considerazione, per i prossimi mesi, un calo significativo delle quotazioni, in quanto il settore cunicolo è penalizzato da un andamento altalenante che prevede, soprattutto nel periodo estivo, una contrazione considerevole delle quotazioni a fronte di una domanda tendenzialmente costante.
BOVINI E SUINI
Per quanto riguarda la zootecnia, fra le categorie di bovini di razza piemontese più diffuse sul territorio della Granda e prese in esame, ha espresso l’incremento più elevato la vacca grassa di 1^ qualità con prezzi in rialzo di 30 centesimi al kg., mentre riguardo ai suini marchiati i prezzi sono saliti di 15 centesimi al kg. Da segnalare che l’aumento delle quotazioni dei suini è legato alla flessione dell’offerta di capi marchiati e destinati alle filiere DOP e IGP.