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La vendemmia del Moscato d’Asti promette bene, ottimi riscontri dopo le prime raccolte


Si è avviata nel fine settimana la vendemmia delle uve moscato atte a produrre Moscato d’Asti e Asti spumante a denominazione d’origine controllata e garantita.

La raccolta – spiegano i tecnici di Confagricoltura Piemonte – è iniziata a pieno ritmo partendo dalle zone climaticamente più avvantaggiate dell’Acquese e dell’Astigiano e del Cuneese. Per quanto riguarda la qualità – aggiungono i tecnici di Confagricoltura – il livello è molto buono sotto il profilo sanitario: l’andamento climatico delle ultime settimane, caratterizzato da una sensibile escursione termica tra il giorno e la notte, ha favorito il raggiungimento di un buon equilibrio tra zuccheri e acidi e il completamento di un quadro aromatico ottimale.

Il quantitativo di uva raccolta, stando ai primi dati rilevati da Confagricoltura, è in aumento rispetto allo scorso anno e si stima che sui 9.700 ettari di vigneto destinati alla docg Moscato d’Asti nei 52 comuni delle province di Alessandria, Asti e Cuneo, si raccoglieranno indicativamente 800.000 quintali di uva, per una potenzialità produttiva di 80 milioni di bottiglie, oltre a 12 – 13 milioni di bottiglie che verranno destinate alla riserva vendemmiale, pronta per essere utilizzata qualora le condizioni di mercato lo richiedano.